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(ASI) Profonda indignazione e rinnovato allarme sta suscitando nel mondo mussulmano e nella Chiesa la seconda (in poco tempo) profanazione di tombe mussulmane e cristiane avvenuta ieri in Cisgiordania ad opera di estremisti ebrei. La cosa è tanto più preoccupante perché, come tutti sanno, cade in un momento particolarmente delicato per i rapporti ebraico-mussulmani. C'è chi soffia sul fuoco. In effetti, le misure recentemente adottate dal governo Nethaniau non contribuiscono alla pacificazione di quella tormentata area. Infatti è stata come benzina sul fuoco la decisione governativa di costruire nuovi insediamenti ebraici abusivi nella Gerusalemme a maggioranza mussulmana.

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