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(ASI) Il più feroce attentato del redivivo Pkk rischia di gettare la Turchia in una spirale di violenza. Nel sud-est del Paese un attentato effettuato da esponenti del Partito dei Lavoratori Curdi (Pkk) ha causato la morte di otto militari turchi.

Secondo le prime informazioni, una mina posta sul ciglio della strada è esplosa al passaggio di un convoglio militare nella provincia di Hakkari. Le stesse fonti raccontano che l'esplosione è avvenuta al quindicesimo chilometro dell'autostrada che collega Hakkari con Cukurca, un migliaio di chilometri a sud-est di Ankara e a poche decine di chilometri dal confine con l'Iraq.

Più di 40.000 persone sono state uccise da quando il Pkk ha imbracciato le armi nel 1984, per iniziare un conflitto armato per un Kurdistan indipendente, tra le quali figurano 20 soldati uccisi soltanto nelle ultime settimane. Dal ministero della Difesa turco annunciano che stavolta la reazione sarà severissima; intanto, già dalle ore successive all'agguato, la rete turca Ntt riferisce che aerei da guerra turchi hanno sconfinato nello spazio aereo iracheno per bombardare postazioni dei guerrigileri curdi del Pkk.

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