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(ASI) Dopo i gravi incidenti di mercoledì scorso, durante i quali alcuni serbi a volto coperto hanno attaccato le truppe di Pristina intente a stabilire la loro sovranità sul confine Nord del Kosovo (a maggioranza serba), il Kfor ha assunto pieno controllo della zona.

Erhard Buehle, comandante della missione Nato Kfor, ha confermato che i due valichi di confine (gate 1 e 31) al centro della disputa, sono stati dichiarati ''zona militare interdetta'': nessuno, se non autorizzato, può attraversare o sostare nell'area circostanza ed i militari sono autorizzati all'impegno di forza letale e delle loro armi per difendere se stessi, la popolazione, le proprietà, l'area militare ristretta.

 

A giudizio Borko Stefanovic, capo della squadra negoziale di Belgrado con Pristina, la decisione dimostra che "Kfor è andata oltre il suo mandato e sta chiaramente aiutando la creazione dello stato indipendente del Kosovo". Lo stesso Stefanovic ha inoltre rivolto ai serbi del Nord del Kosovo, ancora barricati per le strade, "l'invito a mantenersi calmi e non cedere alle provocazioni".

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