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(ASI) Il governo siriano ha approvato una legge che prevede la formazione di partiti diversi da Baath, un gesto che ha lo scopo di porre fine alle proteste in atto da mesi in Siria.

 

Il multipartitismo è infatti una delle maggiori richieste che il movimento di protesta muoveva nei confronti del governo. Le nuove norme regoleranno obiettivi, modalità di costituzione e finanziamento dei futuri partiti, impedendo la nascita di schieramenti su base esclusivamente religiosa, tribale o di quelle formazioni che comportano discriminazioni di natura sessuale e razziale. Sono inoltre banditi i partiti non siriani.

Tuttavia l'importante apertura del governo siriano non soddisfa gli oppositori, evidentemente intenzionati ad operare uno scontro frontale con il regime al fine di destituirlo; uno di loro, Bassem Khaddun, ha affermato in proposito: "La legge sul multipartitismo è soltanto un’ennesima strategia del regime per potersi assicurare la sopravvivenza e per mostrare al mondo intero che adesso le richieste del popolo siriano sono irrazionali".

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