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(ASI) Alla vigilia della visita del segretario di Stato americano Hillary Clinton, avvenuta il 29 giugno, la toponomastica di Budapest ha subito un cambiamento in chiave nazionalistica e a discapito del mito a stelle e strisce.

Il governo conservatore di Orban ha infatti deciso di accogliere la rappresentante di Washington cambiando il nome della centralissima Roosevelt tér (piazza Roosevelt) intitolandola a Istvan Szechenyi, scrittore e politico ungherese del diciannovesimo secolo, riconosciuto come un eccelso statista e definito "il più grande ungherese di sempre" dagli ideatori dell'intitolazione della piazza.

La scelta toponomastica patriottica non è piaciuta tuttavia a molti intellettuali ungheresi, i quali hanno stilato un appello di denuncia nei confronti dell'attuale governo da consegnare ad Hillary Clinton, al cui interno si legge che «l' Ungheria si sta velocemente allontanando dagli standard dello Stato di diritto», e che «un sistema autocratico è in costruzione».

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