(ASI) Washington - Nel Seicento e nel Settecento le grandi potenze assoldavano pirati e corsari per attaccare i traffici commerciali fra le colonie e la madrepatria degli avversari. D'altronde all'epoca i flussi economici si sviluppavano soprattutto per mare.


Oggi, invece con l'avvento dell'informatica e di internet esistono dei nuovi pirati che compiono assalti nel mare virtuale di internet, i cosiddetti hacker.
A tal proposito, proprio ieri gli Stati Uniti hanno avuto un misterioso attacco da parte di pirati informatici, anche se la mano che ha vergato l'attentato resta a tutt'oggi misteriosa
Infatti, un attacco “DDoS” (distributed denial of service) ha colpito la piattaforma Dyn, gigante statunitense del web hosting con gravi conseguenze per diversi dei più importanti siti del mondo occidentale per numero di clic che sono andati di colpo offline per circa due ore.
Un attacco che ha provocato seri problemi anche dal punto di vista economico - finanziario: advertising ed eCommerce si azzerano, i profitti crollano e l'economia americana e non solo, ha subito danni peggiori di quelli provocati da un potenziale cataclisma naturale o da un atto di guerra convenzionale.
Del resto, l'economia USA poggia sempre più su aziende che operano esclusivamente online come Amazon, Google e Facebook .
Dyn ha fatto sapere che dopo due ore il servizio è ripreso regolarmente. Ma quanto successo è di fatto un attentato agli Stati Uniti.
Ma, chi c’è veramente dietro questo attacco hacker?

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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