(ASI) Nell’orrore dei campi di concentramento nazisti la musica ha continuato a essere scritta e suonata. Molti prigionieri, infatti, lasciarono in eredità i propri brani scritti durante la detenzione: note che tornano a suonare oggi grazie al pianista Francesco Lotoro che, a partire dal 1989 ha raccolto oltre 5.000 pezzi di musica concentrazionaria. Dallo sconosciuto polacco Józef Kropiński (addetto all'infermeria di Buchenwald, scrisse circa 400 opere di notte) fino ad alcuni dei più grandi musicisti del ‘900 come Viktor Ullmann (a Theresienstadt scrisse 3 sonate per pianoforte e l'opera Der Kaiser von Atlantis, completata pochi giorni prima di morire nelle camere a gas ad Auschwitz): le note lasciate da questi compositori risuoneranno il 27 gennaio alle 20,30 al Conservatorio israeliano di Tel Aviv in un concerto dell'Orchestra da Camera israeliana. Il concerto, in occasione della Giornata della memoria, è frutto della collaborazione dell'Ambasciata d'Italia in Israele e dell'Istituto italiano di cultura di Tel Aviv con l'Istituto di Letteratura musicale concentrazionaria, il Conservatorio israeliano di musica di Tel Aviv, l'Orchestra israeliana da Camera e l'associazione Last Musik Onlus.

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