×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) Continuano i bombardamenti della coalizione sul suolo libico: nella notte circa 40 bombe sono state sganciate su Tripoli dagli Stealth americani, mettendo fuori uso una base aerea controllata dalle milizie di Gheddafi. Le forze fedeli al leader libico invece sono entrate a Misurata, sotto il controllo dei ribelli, bloccando i rifornimenti.

Il bilancio provvisorio delle vittime conta circa 90 morti nella città di Bengasi mentre, secondo la tv pubblica libica, sarebbero migliaia i civili uccisi nel tentativo di proteggere la base del Rais dalle incursioni.

Nel secondo giorno dell'offensiva dell'operazione "Alba dell'Odissea" torna a parlare il Colonnello, promettendo vendetta. "E' in corso una crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare"- ha affermato Gheddafi ai microfoni della tv di Stato -"La nostra terra ci è stata data da Dio, e non ve lo lasceremo prendere. Le mire dell'Occidente sono rivolte al nostro petrolio, coloro che ci opprimono saranno sconfitti ed i raid che stiamo subendo, sono atti terroristici: si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo. La nostra terra sarà un inferno, sconfiggeremo con l'aiuto di Allah il partito di Satana". Gheddafi non si è risparmiato di lanciare un invettiva anche contro l'Italia definendolo un Paese traditore; nel frattempo il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha annunciato, durante la trasmissione "In 1/2h", che gli otto aerei messi a disposizione dal contingente italiano alle forze alleate, entreranno in azione oggi sotto un unico comando.

Intanto arriva la condanna della Lega Araba verso i raid aerei in quanto, a loro avviso, sarebbero andati oltre gli obiettivi prefissati: "Il nostro fine era esclusivamente l'istituzione di una zona interdetta al volo"- ha affermato il segretario generale della Lega, Amr Mussa aggiungendo- "Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri".

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere