Focus Internazionale. Nuovo attentato dell’Isis

(ASI) Nella zona dell'Iraq dell’ovest, in un attacco suicida attribuito ai jihadisti dell'Isis, hanno perso la vita almeno 23 persone, cui ha avuto seguito uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza di Baghdad. La fonte irachena è ufficiale e attendibile.

Chi sono le vittime dell’attacco? Si tratta di militari dell'esercito iracheno e combattenti sunniti filo-governativi, ciò che rimane dell’esercito che con difficoltà cerca di mantenere il controllo delle aree attaccate dallo Stato Islamico.

Secondo le autorità locali, l’attacco si è svolto in quest’ordine: un kamikaze ha inizialmente colpito un gruppo di miliziani sunniti filo-governativi nella turbolenta provincia occidentale di Anbar, che si trova a circa 180 chilometri a nord ovest di Baghdad. Successivamente, un gruppo di estremisti islamici fedeli all’Isis ha dato avvio ad un nuovo attacco alle postazioni dell'esercito e della polizia, con l’obiettivo di sfondare il confine protetto.

Secondo fonti ospidaliere, gli scontri hanno causato la morte di 23 persone e un totale di 28 feriti solo tra le forze regolari irachene.

Anche in Siria continua la guerra senza sosta tra gli estremisti islamici e gli oppositori del Califfato. Secondo i dati dell’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani (OSDH), dalla dichiarazione di nascita dello Stato Islamico, a fine giugno, sono state uccise circa 2 mila persone, di cui la metà fanno parte di una influente tribù sunnita siriana.

In questa guerra asimmetrica tra forze internazionale, siriani ed estremisti islamici, l’arma del martire suicida è sempre in voga, in grado di creare la leggenda del guerriero martire contro gli infedeli e di fare decine di morti.

Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia

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