(ASI) Ha evitato la condanna più grave per omicidio premeditato che avrebbe comportato la pena dell’ergastolo anche se ora rischia comunque una pena che potrebbe arrivare sino a 15 anni di reclusione.
Il tribunale ha stabilito che l’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp non è stata frutto di premeditazione, ma di un raptus d’ira momentaneo.
E' questo il verdetto letto dal giudice Thokozile Masipa, la quale già giovedì aveva anticipato la propria decisione spiegando che "quello di omicidio colposo è un giudizio pertinente". La pena carceraria comminata al campione sarà comunicata solo tra diverse settimane.
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