(ASI) Dopo aver scontato i due terzi della pena, il Tribunale Speciale della Regione di Atyrau, in Kazakistan, ha deciso di rilasciare il detenuto Flavio Sidagni, condannato nel 2010 a seguito della perquisizione compiuta dalla polizia kazaka nel suo appartamento, dove furono rinvenuti alcuni grammi di hashish.

Sidagni, che ha sempre affermato di usufruirne solo per uso personale, fu condannato per traffico internazionale di stupefacenti e induzione al consumo. Lo scorso 1° agosto, vista la sua buona condotta, i giudici kazaki hanno accolto la richiesta del condannato alla libertà condizionale anticipata.

 

Di seguito la nota  diramata dall' Ambasciata della Repubblica del Kazakhstanin in Italia in merito alla questione

Nell’Ente  II -157/1 (istruttorio dell’isolamento) DSEP (Dipartimento  del sistema esecutivo penale) della regione di Atyrau, fino al 01.08.2014, scontava la pena il cittadino della Repubblica Italiana Sig. F. Sidagni, che è stato condannato, con sentenza del Tribunale Speciale interregionale sulle questioni penali della Regione di Atyrau del 14.09.2010, art.259, parte 3, paragrafi “b,c” del Codice Penale con l’applicazione dell’art. 55 del C.P., a 6 anni di reclusione, pena da scontare nella colonia rieducativa.

Il 16.07.2014 il ricorso con il fascicolo personale è stato inoltrato dall’Ente al Tribunale Speciale interregionale sulle questioni penali della Regione di Atyrau, per esaminare la questione della liberazione condizionale anticipata.

Con il decreto del Tribunale Speciale interregionale sulle questioni penali della Regione di Atyrau del 01.08.2014, il ricorso del condannato F. Sidani  sulla liberazione condizionale anticipata è stato accolto.

Al 20.04.2014 il Sig. F.Sidagni aveva scontato 2/3 della condanna ed è quindi iniziato il termine formale per la liberazione condizionale anticipata.

Inoltre, l’applicazione dell’art. 70 del Codice Penale della Repubblica del Kazakhstan (della liberazione condizionale anticipata) non è un dovere, ma è un diritto del Tribunale.

Il Tribunale ha preso questa decisione tenendo conto del comportamento del detenuto nel rispetto delle Leggi, la sua applicazione nell’impegno lavorativo, la partecipazione attiva alle iniziative educative, oltre alla considerazione dell’esistenza di correlazioni  costruttive e sviluppi dinamici tra il Kazakhstan e l’Italia, nell’ambito del diritto e della giurisdizione penale.


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

 

 

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