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(ASI) Oggi a Sana'a circa 20.000 persone, ispirate dalle manifestazioni egiziane e tunisine, sono scese in piazza per la "giornata della rabbia", chiedendo le dimissioni del Presidente Ali Abdullah Saleh, al governo anche lui da oltre trent'anni.

Dall'inizio dei cortei, circa due settimane fa, è la più grande mobilitazione che lo Yemen ha visto muovere contro il governo.

Saleh, appoggiato da Obama che in una telefonata ha espresso il suo sostegno al presidente yemenita, ha annunciato che ne lui ne suo figlio si candideranno di nuovo a fine mandato nel 2013.

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