(ASI) Oggi al Cairo le autorità hanno bloccato l'accesso ad internet, fonte di organizzazione e scambio dati per i manifestanti che si sono apprestati nuovamente a scendere in piazza per il "venerdì della collera".
Le forze dell'ordine hanno annunciato azioni repressive nei confronti dei cortei che oggi sfileranno nuovamente per le principali città egiziane, appoggiate anche dai Fratelli Musulmani.
Sempre al Cairo si sono registrati intanto nuovi scontri nel quartiere di Giza e, davanti alla moschea-università di Al Azahr, migliaia di persone si sono radunate per chiedere le dimissioni del governo.
Mohamed El Baradei, la figura politica che potrebbe diventare la guida dell'opposizione e dei manifestanti, tornata ieri da Vienna, ha annunciato: "Sono col popolo e il regime deve capire che non si può più tornare indietro. È il momento di cambiare".
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