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(ASI) "Che sia al Qaeda, o al Shabaab è difficile da dire. Ma certo, c’è una crescita graduale del fondamentalismo. E allora, si fa presto poi a collaborare con altri fondamentalisti fuori dall’Africa". Così mons. Charles Palmer-Buckle, arcivescovo di Accra, capitale del Ghana, ai microfoni di Radio Vaticana.
"Fino al secolo scorso, c’è stata una coesistenza molto pacifica con l’islam africano, perché nell’islam africano non c’erano i fondamentalisti. Diciamo che è da dieci anni in qua che molti musulmani", prosegue Palmer-Buckle, "stanno portando all’interno dell’islam africano questo fondamentalismo che purtroppo crea problemi all’interno dello stesso islam e all’interno del continente africano. Ma l’islam africano non era caratterizzato dal fondamentalismo".
L'arcivescovo non confida, tuttavia, in un intervento militare delle potenze occidentali. "Devo dire, per la verità, che io sono deluso dalle potenze occidentali. Adesso, ad esempio, c’è la Francia che si è impegnata in Mali. Vorrei chiedere: qual è lo scopo reale del coinvolgimento militare, adesso, della Francia? E’ ancora una ri-colonizzazione? Purtroppo la Francia si era impegnata anche nella situazione della Costa d’Avorio e ne abbiamo visto i risultati, alla fine. E’ un Paese che non ha pace e non avrà pace per i prossimi 25 anni, perché le ferite che sarebbe stato necessario arginare, cercare di lenire, questo non l’hanno fatto".
"Ecco, in questo campo io sono molto deluso dei Paesi europei: non mi fido più, non credo che vogliano sostenere l’Africa per difendere i poveri, quelli che soffrono, gli emarginati. Credo di no", chiosa il il presule africano.
Redazione Agenzia Stampa Italia

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