×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) L'israeliano Moshe Maoz, storico (professore emerito dell'Università ebraica) e, in passato, consigliere di numerosi ministri, tra cui Rabin, interviene nel dibattito sull'aggressione del suo Paese a Gaza anche chiamando in causa l'alleato americano. "Sono quattro anni che Netanyahu si concentra sul nucleare iraniano - afferma Maoz in un'intervista a Il Messaggero -. Né lui né Obama si sono mossi per portare la pace tra israeliani e palestinesi. Eppure devono sapere che il conflitto tra i nostri due popoli è l'unico vero cancro da estirpare".
Lo storico israeliano, inoltre, dice di approvare la richiesta in sede Onu, da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese, di entrare come Stato osservatore. "Abu Mazen farebbe bene a chiederla, ma temo reazioni di Israele. E degli Usa, che continuano a schierarsi, sempre più acriticamente con Netanyahu". Le reazioni a cui si riferisce sono le seguenti: "Obama ha minacciato di togliere i fondi all'Autorità palestinese. Tra la gente di Netanyahu c'è chi propone di denunciare gli accordi di Oslo e con essi demolire l'entità palestinese come la conosciamo oggi".
Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere