(ASI) Esteri - Continuano senza sosta da circa 3 giorni i bombardamenti indiscriminati di Israele sul territorio palestinese di Gaza. Di fronte a questa violenta aggressione condotta anche con modalità terroristiche, ben poco può la resistenza dei palestinesi.
La storia si ripete, come ai tempi dell'operazione dell'esercito israeliano denominata “Piombo fuso”, continuano impunemente le ciniche uccisioni mirate dei capi di Hamas e le distruzioni sistematiche: case distrutte, ospedali distrutti, infrastrutture colpite e rese inutilizzabili. La striscia di Gaza, per la seconda volta, si avvia a diventare un paese fantasma. Senza contare anche l'alto prezzo pagato dalle vittime civili e tra i quali anche bambini. Senza dubbio ci sono stati morti anche fra gli israeliani e tutte le forme di violenza vanno condannate. Però, quello che è grave è la sproporzione fra le forze e i mezzi militari impiegati dagli israeliani rispetto a quelle dei palestinesi. Un importante aspetto che fa apparire eroica la disperata resistenza della popolazione di Gaza. Per questa ragione, Russia, Venezuela, Egitto, e i paesi arabi, ad eccezione della Giordania, hanno fortemente criticato l'eccessiva ed indiscriminata violenza attuata dell'esercito israeliano nei confronti dei palestinesi. Però, al momento, ciò che lascia più sconcertati è l'immobilismo dell'Onu che non ha fatto nulla per impedire prima il crescendo violento degli eventi e poi non ha fermato il massacro di persone innocenti. La stessa critica vale per il Vaticano che con il suo silenzio, non ha condannato anche le aggressori israeliane e non ha attivato i suoi canali diplomatici per riportare la pace in quella zona martoriata del Vicino Oriente.
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