Israele, M5S: Italia segua Slovenia su embargo armi

(ASI) Roma – “Di fronte al vergognoso immobilismo dell’Unione europea, La Slovenia decide di imporre un embargo nazionale totale sulle armi israeliane: esportazione, importazione e transito. Invece l’Italia, per decisione del governo Meloni, continua come nulla fosse il suo business militare con il governo genocida di Netanyahu.

Non sappiamo quali forniture militari autorizzate prima della guerra siano state bloccate o meno e per questo stiamo chiedendo l’accesso agli atti all’ufficio tecnico della Farnesina che se ne occupa. Sappiamo però che l’azienda partecipata dallo Stato italiano Leonardo non solo continua a fornire a Israele parti di ricambio e assistenza tecnica per i caccia israeliani M346 e forse anche per altre forniture passate – dai cannoni navali usati per bombardare Gaza agli elicotteri AW119 – ma attraverso la sua controllata americana RDS Leonardo ha anche sottoscritto un contratto con Israele a dicembre 2023 per la fornitura dei rimorchi per il trasporto dei carri armati. Sappiamo che lo Stato italiano è al corrente di forniture a Israele di sostanze esplosive e detonatori usati per distruggere le case dei palestinesi e di forniture illegali di pezzi di cannoni per carri armati. Passando all’import, sappiamo che Israele è diventato il secondo fornitore di armi per le nostre forze armate e che infatti la Difesa negli ultimi due anni ha comprato almeno mezzo miliardo di armi e tecnologie militari israeliane. Sappiamo infine che nei nostri porti fanno scalo le navi portacontainer israeliane cariche di armi per l’esercito di Netanyahu. Per colpa del governo Meloni l’Italia rischia di finire sul banco degli imputati con l’accusa di concorso in genocidio. Per evitarlo, l’Italia segua invece l’esempio della Slovenia”. Lo affermano in una nota i capigruppo M5S delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton.

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