M5S, c'è il pericolo di una scissione?

dimaio15(ASI) - L’addio di Lorenzo Fioramonti e la cacciata di Gianluigi Paragone rivelano quanto sia complesso il periodo che sta affrontando il Movimento 5 Stelle.

Lo si può notare anche dalle parole di Alessandro Di Battista che spezza il ritrovato asse con Luigi di Maio e si schiera dalla parte di Paragone: "Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali". Giorgio Trizzino commenta così la vicenda su Affaritaliani.it: "Di Battista non pensa tanto allo ricostruzione del M5S, quanto alla sua demolizione".

Il problema principale è la tenuta dei gruppi parlamentari e quindi del Conte bis, dove in gioco c'è la leadership del ministro degli Esteri e l’identità stessa dei 5 Stelle. La icenda Paragone potrebbe portare anche altri membri del partito grillino con sè : "Non c’è nessuna scissione", rassicurano dai vertici del Movimento ma alla Camera, il numero dei deputati è effettivamente sceso da 222 a 216 membri, con altri che sarebbero pronti a uscire di scena.

Fioramonti lavora alla sua creatura politica, che dovrebbe chiamarsi Eco e partire al più presto come componente del gruppo Misto. Le sirene dell’ex ministro, vicino a Grillo e lontano anni luce da Di Maio, si stanno rivelando molto attrattive: "Siamo già una dozzina e presto potremmo arrivare a venti e formare un gruppo autonomo", ha affermato un deputato già arruolato.

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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