Alitalia, il futuro della compagnia in mano al Governo

(ASI) - La questione di Alitalia tiene ancora banco. La cordata tra Atlantia, Fs, Delta e Mef sembrava ormai cosa fatta ma le frizioni tra futuri azionisti, stanno portando ad un rimescolamento delle carte, rischioso per la sopravvivenza della compagnia.

Atlantia, in una lettera inviata al ministero dello Sviluppo economico, ha espresso tutte le sue perplessità sul piano di rilancio della compagnia attualmente in discussione, arrivando a prospettare anche un ritiro dalla cordata in assenza di un intervento del governo per garantire un equilibrio.
Finora Atlantia ha sempre partecipato ai tavoli di lavoro sul piano industriale per quello che rigurda flotta, esuberi e rotte ma nonostante gli obiettivi di partenza non siano gli stessi di Delta, il rapporto tra le due è sempre andato avanti pacificamente.

Nel pomeriggio di ieri i commissari di Alitalia hanno incontrato i vertici di Fs e di Atlantia per fare il punto della situazione, rimandando ad una conference call successiva la trattativa con Delta.
La controparte non sono però solo gli americani. Sul piatto ci sarebbe infatti anche la revisione delle concessioni autostradali di cui si parla anche nella Nota al Def ma su cui il governo non si è ancora espresso.

Di fronte ai numeri dei passeggeri veicolati dalla compagnia, il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi ha dichiarato: “Alitalia ha solo l’8% del mercato di chi viene e parte dall’Italia per l’estero e noi qui proprio non riusciamo a capire perché, tutti i partiti da destra a sinistra vogliano ristatalizzarla”.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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