Tiburtina, Casapound: "Basta rimandare, sgomberare subito l'ex fabbrica della penicillina"

Risultati immagini per casapound logo agenzia stampa italia(ASI) Roma - "Quanto dobbiamo aspettare ancora per restituire le borgate ai romani? Giovedì scorso i cittadini, al fianco di CasaPound, hanno manifestato per dire basta al degrado e per chiedere lo sgombero immediato dell'ex fabbrica della penicillina. Noi ci siamo, siamo sempre nelle strade, dalla parte dei cittadini. Ma purtroppo già si sono spenti i riflettori: dopo qualche servizio in tv, quel covo di spacciatori, criminali e stupratori è ancora lì: le istituzioni non hanno mosso un dito".

E' la denuncia di Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia, che torna a chiedere lo sgombero immediato dello stabile di San Basilio, periferia Est di Roma, infestato da immigrati irregolari e clandestini, che non fanno che alimentare violenza e degrado.
"L'ex fabbrica della penicillina di San Basilio è rifugio per centinaia di criminali. Va sgomberata subito. Quanto dobbiamo aspettare ancora? Restituitiamo il quartiere ai cittadini", conclude Antonini.
"I residenti non fanno che ripetere esasperati che il razzismo non c'entra, che è una questione di sicurezza, per le famiglie, le donne e i bambini. Le strade non sono più sicure. Perché dobbiamo aspettare che succeda qualche tragedia? L'ex fabbrica della penicillina va sgomberata, lo stabile bonificato, riqualificato o abbattuto. Da mesi siamo in strada, giorno dopo giorno, con i residenti, a far presente alle autorità competenti che lo sgombero non può e non deve essere più rimandato", aggiunge Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound Italia.

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