Intesa nel governo sul Def, scontro Italia - Ue, bufera sui mercati

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(ASI) E’ stata approvata dal governo ieri sera, dopo un lungo braccio di ferro tra i partiti di maggioranza e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, la nota di aggiornamento al Def.

L’esecutivo giallo – verde si è accordato, dopo una trattativa durata diverse ore, sul deficit al 2,4% per gli anni 2019, 2020 e 2021. L’intesa raggiunta ha consentito di scongiurare l’aumento dell’Iva, trovando i fondi al contempo per abolire la legge Fornero e introdurre la Flat Tax, che sarà caratterizzata da un’aliquota pari al 15% rivolta, al momento, solo alle piccole imprese. L’esecutivo ha accolto non soltanto tali richieste della Lega, ma anche la grande promessa elettorale del Movimento Cinquestelle. Palazzo Chigi ha dato il via libera, infatti, pure al reddito e alla pensione di cittadinanza, con una soglia di 780 euro per quelle minime, rivolte a sei milioni e mezzo di persone. L’alta finanza non ha gradito l’intenzione di concretizzare le riforme in questione e Piazza Affari è caduta nel panico. L’indice Ftse Mib, della borsa di Milano, è arrivato a perdere così, nel pomeriggio, oltre il 4%, mentre il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi è volato sopra i 280 punti base. Le reazioni internazionali lasciano trapelare una notevole freddezza, o persino una forte insoddisfazione. Non commenteremo fino a quando Roma non presenterà la bozza del “bilancio prima del 15 ottobre”, ha dichiarato la Commissione Europea che non ha escluso però possibili sanzioni, nei confronti del nostro paese, a causa del mancato rispetto dei parametri economici comunitari. “Confidiamo che sia la ricetta giusta per la crescita e lo sviluppo sociale”, ha spiegato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rendendo noto inoltre di avere parlato col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle norme contenute nel documento. Il professore ha chiesto ai media di non rappresentare il Quirinale “come un contraltare del governo”, mettendo a tacere possibili rappresentazioni giornalistiche volte a evidenziare divergenze inesistenti, o non corrispondenti completamente alla realtà. Se Bruxelles bocca la manovra “noi tiriamo avanti”, ha comunicato il leader leghista Matteo Salvini, aggiungendo che i mercati se ne faranno una ragione e che hanno prevalso i diritti degli italiani sulle minacce del vecchio continente. Il responsabile politico grillino, Luigi Di Maio, ha cercato di rasserenare gli animi, sostenendo di non volere uno scontro con l’Unione Europea. Le opposizioni sono tornate, invece, all’attacco come nei giorni scorsi. “E’ una manovra contro il popolo”, impoverisce il nord senza aiutare il sud. “Fermare il governo è un gesto d’amore” verso l’Italia, ha scritto il presidente del Parlamento europeo e numero due del partito di Silvio Berlusconi, Antonio Tajani, su Facebook. E’ arrivata una forte bocciatura anche dalla Cigil, poiché i provvedimenti non pongono al centro del’attenzione gli investimenti, il lavoro e lo sviluppo delle infrastrutture.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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