Tiboni(MIC): “L’Italia vota le sanzioni alla Russia, Salvini nonostante i proclami contrari vota a favore con il suo governo”

Tiboni(ASI) Per chi ne fosse all’oscuro il 6 marzo 2017 Matteo Salvini sottoscriveva con il partito di Putin, Russia Unita, un accordo che prevedeva un ampio scambio di informazioni. 

Negli impegni presi, quello più rilevante, risultava essere l’articolo 1, che così recitava: “Le Parti si consulteranno e si scambieranno informazioni su temi di attualità della situazione nella Federazione Russa e nella Repubblica Italiana, sulle relazioni bilaterali e internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera della struttura del partito, del lavoro organizzato, delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico, così come in altri campi di interesse reciproco”. Con detto accordo si gettavano pertanto le basi per un’intesa sulle future azioni politiche tra Italia e Russia. Ebbene alla luce di quanto sottoscritto, la giornata di ieri venerdì 29 giugno 2018, ha visto riunirsi il Consiglio UE per decidere sul rinnovo delle sanzioni alla Russia di Putin, e tale votazione non poteva altro che essere per la Lega l’occasione di consolidare tale rapporto. E’ importante precisare che nella maggior parte dei casi, il Consiglio europeo decide per consenso, tuttavia, in alcuni casi specifici previsti dai trattati UE, a maggioranza qualificata o adotta decisioni all’unanimità, come nel caso delle sanzioni alla Russia, il cui rinnovo era fattibile solo con la sola maggioranza assoluta. Nonostante i proclami di piazza ed i post sui social in cui il leader della Lega Matteo Salvini, dichiarava la piena contrarietà alle sanzioni alla Russia, il Consiglio Europeo ha approvato all'unanimità - dunque anche con l'assenso italiano - l'estensione delle sanzioni per altri sei mesi. Si conferma essere pertanto anche quella della Lega una politica di piazza e di slogan, che punta a raccogliere consensi sui social, come lo dimostrano le numerose sparate del Leader Salvini, postate in rete dopo la nomina. Come sosteneva George Jean Nathan, i pessimi politici sono eletti dai bravi cittadini che non votano” è quanto dichiara Mauro Tiboni, leader del partito Italia del Cuore.

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