Sicurezza, Consap:" I poliziotti non sono semplici impiegati, le scelte del Governo accrescono il malessere nel Comparto"

Risultati immagini per consap agenzia stampa italia(ASI) "La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, critica con forza il governo che non da nessun valore al bene primario della sicurezza.

Il bilancio di questo Governo in tema di sicurezza aveva toccato il fondo e adesso sta cominciando a scavare – questa la dura critica del Segretario Generale Nazionale Vicario della Consap Spagnoli  – non sappiamo se questo esecutivo abbia il minimo sentore del profondo malessere che continua a generare fra gli operatori della Polizia di Stato, ma la misura sembra essere davvero colma”.
Come sindacato di polizia maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato abbiamo dovuto avviare lo stato di mobilitazione per dare qualche risposta a colleghi e colleghe che vengono chiamati a compiti sempre più pericolosi e delicati, imponendo loro paletti di ogni tipo e senza compensare adeguatamente impegni e sacrifici".
“Il Governo pare intendere la sicurezza come un fattore totalmente slegato da chi è materialmente preposto a mantenerla – prosegue Spagnoli – questa è l’unica interpretazione che possiamo dare a scelte che hanno condizionato pesantemente l’operato delle Forze di Polizia: con il reato di tortura che prevede aggravanti anche per colui che pur non esercita azioni coercitive, chiedendo poi ai poliziotti di armarsi fino ai denti per rispondere anche liberi dal servizio e h24 ad eventuali attacchi terroristici ma nel contempo uniformare i comportamenti a protocolli operativi infarciti di suggerimenti fino al punto di spiegare nel dettaglio come spostare rigorosamente in tre operatori un manifestante facinoroso”.
A fare il calcolo sull’attenzione regolamentare che questo esecutivo riserva al personale in divisa, con il silenzio complice di chi sarebbe chiamato ad evidenziare l’eccesso di regole nate sull’emotività dei comportamenti di qualche sempre possibile “mela marcia”, ci si sarebbe aspettato altrettanta attenzione nel riconoscere la necessità di motivare economicamente questo personale, ma purtroppo così non sarà. Ad oggi fra le priorità di una società civile ossia Salute, Istruzione e Sicurezza quest’ultima segnerà il passo visto che a fronte di aumenti anche di 400 euro per i presidi della scuole per il comparto sicurezza sono previsti aumenti inferiori a 40 euro netti. Come dire Scuola batte Polizia dieci a zero.
“Segnali inquietanti, che stanno destabilizzando il personale di Polizia instillando la sensazione che, come accaduto con il nostro Riordino delle Carriere, anche nella scuola si stiano premiando i generali per zittire la truppa; due indizi che fanno una prova la quale unita alla scarsità dei fondi per il rinnovo del contratto equivale ad una strategia. Una logica che va immediatamente rispedita al mittente – conclude Spagnoli – esiste tutto un settore del pubblico impiego che non è composto da travet ma da specialisti sempre reperibili che frappongono la loro professionalità ed il loro corpo oltre che i sacrifici dei loro familiari per dare sicurezza al Paese, non è possibile continuarli a ritenere semplici impiegati che dopo quasi 10 anni di stipendi bloccati potrebbe avere al massimo 40 euro di aumento.”. Conclude la nota della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia.

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