2 giugno, Festa della Repubblica. Mattarella: “I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946 continuano a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri”

freccetricolori(ASI) Roma – Come di consueto nella mattinata del 2 giugno si è svolta la tradizionale parata militare per la festa della Repubblica ai Fori Imperiali seguita dal suggestivo passaggio delle Frecce tricolori.

Sul palco il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella era in compagnia del premier Paolo Gentiloni e dei due presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso. Presenti inoltre anche moltissimi ministri, vertici militari e autorità locali, tra i quali il Ministro della Difesa Pinotti, dell'Interno Minniti, della Giustizia Orlando, per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vicenti. Sul palco anche il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, il sottosegretario Maria Elena Boschi e il Sindaco di Roma Virginia Raggi.

La parata alla quale hanno partecipato oltre 4.000 persone, è stata aperta da 400 sindaci, con particolare rilevanza a quelli dei Comuni del centro Italia colpiti dal terremoto.

Come da ricorrenza il Presidente Mattarella ha reso omaggio alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano, dando il via alle celebrazioni per la Festa nazionale della Repubblica.

Mattarella per l’occasione ha inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano una nota per celebrare la nascita della Repubblica italiana e ricordare i caduti in guerra:

"Nel settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, rivolgo il mio saluto agli uomini ed alle donne delle nostre Forze Armate ed insieme a loro rendo omaggio ai tanti caduti lungo il difficile e sofferto cammino del nostro Paese verso la libertà e la democrazia. I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946 – prosegue Mattarella - continuano a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri: dare alle future generazioni un'Italia in pace, prospera e solidale, in grado di assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all'interno di quella comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare. Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei risultati raggiunti".

Al termine della parata si è tenuto l'Inno di Mameli, cantato dal tenore Andrea Bocelli insieme al coro di voci bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia accompagnato dalla Banda Interforze della Difesa.

Da sottolineare le imponenti misure di sicurezza effettuate a Roma con bonifiche degli artificieri, cani anti-esplosivo, tiratori scelti, l’installazione di varchi d'accesso con metal detector che ha portato un dispiego di circa mille uomini delle forze dell'ordine che hanno effettuato il servizio di sicurezza. L'area interessata all'evento è stata blindata e chiusa al traffico con la chiusura temporanea anche delle stazioni della metropolitana.

Infine, anche Papa Francesco ricorda con una nota la ricorrenza della festa della Repubblica Italiana: “Possa l'Italia progredire e prosperare nella concordia, offrendo il suo prezioso contributo alla pace e alla giustizia nel mondo".

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

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