Ecuador, dichiarato lo stato di emergenza

(ASI) Il presidente dell'Ecuador, Daniel Noboa, ha decretato ieri, lunedì 8 gennaio, lo stato di emergenza nel paese, affinché le forze armate abbiano “tutto il sostegno politico e legale nelle loro azioni”, la misura si è resa necessaria a causa dei tanti disordini dovuti all’aumento della violenza nelle carceri.

 

“Ho appena firmato il decreto sullo stato di emergenza affinché le forze armate abbiano tutto il sostegno politico e giuridico per le loro azioni”, ha dichiarato il presidente, sottolineando che “è finito il tempo in cui i condannati per traffico di droga, i sicari e le organizzazioni organizzate il crimine diceva al governo cosa fare.

Secondo Noboa l’intento della malavita è quello di intimidire il governo convinti che alla fine il paese si piegherà alle loro richieste, di conseguenza ha aggiunto: “Ho dato ordini chiari e precisi ai comandanti militari e di polizia di intervenire per mantenere il controllo delle prigioni”.

Insistendo sul fatto che i cittadini devono sostenere le forze armate, il presidente ecuadoriano ha affermato che “quello che stiamo vivendo ribadisce la necessità di cambiare le cose nel paese e che le leggi che abbiamo non sono sufficienti per vivere in pace, senza realizzare un’analisi strutturale. del sistema carcerario e della violenza”.

Lo stato di emergenza, della durata di 60 giorni, prevede, oltre allo spiegamento militare delle forze armate e di polizia, la sospensione del diritto alla libertà di riunione e all'inviolabilità del domicilio, nonché la restrizione della libertà di movimento, tutti i giorni, dalle 23:00 alle 5:00 (ora locale).

 

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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