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Taormina: ventiduemila presenze, bilancio record per la trionfale stagione lirica firmata da Enrico Castiglione

La cifra che sale ad oltre mezzo milione se si considera il pubblico cinematografico e televisivo che ha assistito a "Rigoletto", "Cavalleria rusticana" e "Pagliacci"

(ASI) Stagione lirica esaltante al Teatro Antico d Taormina, dove il regista Enrico Castiglione ha inanellato in un mese ben tre trionfi consecutivi di grande portata internazionale. E ciò grazie al successo tributatogli dagli spettatori in teatro e alla trasmissione televisiva in diretta e in differita sulla RAI (come nel caso del “Rigoletto” trasmesso in diretta mondovisione in oltre settecento sale cinematografiche e su RAI 5) e sui canali SKY (come nel caso di “Cavalleria Rusticana” e “Pagliacci”). Un bilancio record ed assolutamente unico in Italia: oltre 22 mila spettatori hanno assistito in teatro alle recite di “Rigoletto”, “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci”, oltre mezzo milione al momento se si considera il pubblico della citata diretta cinematografica e televisiva di “Rigoletto”. Un’esposizione mediatica mai avuta a Taormina e che non ha nessun festival e nessuna altra stagione lirica in Italia né tanto meno in Sicilia.

E come “Rigoletto” e “Cavalleria”, anche “Pagliacci” ha conquistato la platea cosmopolita del Teatro Antico. Ben venti minuti finali di applausi sono stati tributati dagli spettatori al nuovo allestimento e agli interpreti del capolavoro di Leoncavallo, tra i quali spiccavano Chiara Taigi e Piero Giuliacci, a completare i cast stellari che hanno animato l’intera Stagione Lirica al Teatro Antico.

Al pari di “Rigoletto” e “Cavalleria” il pubblico ha salutato la messinscena di “Pagliacci” con applausi a scena aperta e richieste di bis. Soggiogante il possente Canio del tenore Piero Giuliacci nel ruolo del marito-padrone: la sua forza canora ed espressiva ha infiammato gli spalti al “Vesti la giubba” come nel tragico finale. Ottima la prova del soprano Chiara Taigi, una Nedda-Colombina dalla voce penetrante e di bell’efficacia. Il Silvio di Vincenzo Taormina incarna il trasporto appassionato di un sentimento autentico, così come l’Arlecchino di Giuseppe Distefano, nobile voce ed ottima presenza. A tutto tondo si esprime Giovanni Di Mare, prima nel “Prologo” e poi nei panni di Tonio, sorta di Jago crudele e beffardo.

Colpisce soprattutto l’atmosfera circence, tanto vivace e colorata quanto struggente e malinconica, che Castiglione ha concepito per fare da cornice e contrasto alla tragedia della gelosia. La sua visione registica e scenografica, originale e innovativa, è arricchita da una creativa ricerca dei dettagli nella recitazione e dai meravigliosi costumi disegnati da Sonia Cammarata, che proprio con Enrico Castiglione forma dal 2004 una applaudita coppia teatrale.

Degna di plauso l'Orchestra Sinfonica del Taormina Festival, diretta dal rinomato maestro brasiliano Luiz Fernando Malheiro e il partecipe Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa, insieme al bravissimo Coro di voci bianche Progetto Suono” di Messina, diretto da Rita Padovano.

La programmazione curata da Enrico Castiglione al Teatro Antico di Taormina proseguirà senza soluzione di continuità con il Festival Belliniano che sarà inaugurato il 22 agosto con l’étoile Eleonora Abbagnato e le Stelle dell’Opéra di Parigi.

 

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