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Il sindaco di Macerata, alla conferenza per i diritti umani dei Saharawi, riconoscere subito la Rasd

(ASI) Abruzzo – Macerata “Chiediamo all'Onu e alla comunità internazionale di riconoscere a pieno titolo la Rasd (Repubblica Araba Saharawi Democratica) per impedire la sistematica violazione dei diritti umani che colpisce il popolo Saharawi” così il Comune di Macerata attraverso il sindaco Romano Carancini si è unito all’appello lanciato sabato mattina nel corso della conferenza internazionale "Il diritto ai diritti umani".

 che si è svolta a Palazzo Medici Riccardi di Firenze alla presenza di Mohamed Abdellaziz, leader politico e presidente della Rasd.
Il presidente Abdellaziz è stato accolto con gli onori degni di un capo di stato. La delegazione della Rasd - insieme al presidente della Provincia Andrea Barducci, al presidente della regione Toscana Enrico Rossi, ai sindaci e ai rappresentati di una trentina di Comuni, tra cui Macerata, presenti con i rispettivi gonfaloni - ha preso parte ad una cerimonia ufficiale nel corso della quale sono stati eseguiti gli inni nazionali d'Italia e della Repubblica Araba Saharawi Democratica.

“Con slancio - ha detto Carancini nel suo intervento a Palazzo Medici - l’Amministrazione comunale di Macerata ha accolto l’invito a partecipare a questa iniziativa di mobilitazione pubblica nell’ambito di un piano d’azione condiviso con Task Force Europea, la Conferenza Europea di Coordinamento del Supporto al Popolo Saharawi (EUCOCO) e l’Associazione nazionale ANSPS. “Il nostro comune insieme all’attivissima associazione Marchigiana Rio De Oro sta portando avanti a fianco del popolo Saharawi la battaglia per il riconoscimento e l’autodeterminazione del popolo, per denunciare le continue violazioni dei diritti umani che si verificano nel Sahara Occidentale, con grande attenzione anche alle vicende umane di questa gente. Una situazione che oggi si è fatta ancora più difficile a seguito dello sgombero del campo di Gdeim Izik e che necessita di un’azione decisa da parte della comunità internazionale”. "Dal 1975 tutte le decisioni delle ONU che prevedevano il referendum per l'autodeterminazione sono state ignorate dal Marocco - ha detto il Presidente della Rasd Mohamed Abdellaziz -. Contro questi continui ostacoli noi chiediamo che la comunità internazionale riconosca la Rasd per farla entrare a far parte delle Organizzazioni delle Nazioni Unite come ha già fatto nel 1983 la organizzazione delle Comunità Africane".

Durante la conferenza di Firenze è stato approvato un ordine del giorno che approva la realizzazione di un "Quaderno di obiettivi ed azioni degli enti locali italiani a tutela dei diritti umani dei saharawi nel Sahara Occidentale occupato". L'iniziativa - che ha il patrocinio di Anci e Upi Toscana - ha lo scopo di richiedere alle Nazioni Unite, di dare incarico alla Missione speciale "Minurso" di vigilare sul rispetto dei diritti umani in quelle zone; di invitare l'Unione Europea ed il Governo ed il Parlamento Italiani, a chiedere alle Nazioni Unite di garantire il rispetto dei fondamentali diritti umani della popolazione saharawi nel Sahara Occidentale occupato; di favorire ed organizzare regolarmente visite di rappresentanti di Enti Locali, Istituzioni ed Organizzazioni nelle zone occupate del Sahara Occidentale, per dare voce alle sofferenze ed alle ingiustizie subite da tanti cittadini saharawi che chiedono solo, da quasi quaranta anni, il loro diritto. (ap)

Nelle foto: la conferenza a Firenze con il presidente Rasd Mohamed Abdellaziz

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