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Sfratti ‘incolpevoli’ e mutui prima casa, a Marsciano le misure regionali

Sul tavolo 1 milione e mezzo di euro per proprietari case sfitte e 2 milioni di garanzia Gepafin , Ultimo appello di Stefano Vinti per partecipare al bando di Ater Umbria entro il 22 dicembre

(ASI) Marsciano,  – Tutelare chi non ha una casa perché è stato sfrattato per morosità “incolpevole” o vuole comprarla, ma non ha le garanzie idonee per un mutuo. Sono questi i soggetti a cui si rivolgono i due provvedimenti promossi dall’assessorato alla politica della casa della Regione Umbria e presentati, venerdì 13 dicembre, anche a Marsciano. Si tratta del bando pubblico gestito dall’Ater (Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale) regionale per il reperimento di alloggi privati da affittare, a canone concordato, alle famiglie sfrattate per morosità “incolpevole” e della convenzione “Mutui garantiti prima casa”, stipulata con la società finanziaria Gepafin e le banche interessate, per garantire coloro che richiedono un mutuo per comprare la prima abitazione. All’incontro erano presenti Alfio Todini, sindaco di Marsciano, Stefano Vinti, assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Salvatore Santucci e Fabiola Marinelli, rispettivamente presidente e funzionaria di Gepafin. “Opera meritoria di Vinti – ha detto il sindaco – che ha toccato tutti i Comuni per promuovere queste misure”. “Oggi più che mai – ha detto l’assessore regionale – le banche chiedono garanzie per concedere un mutuo, in una situazione di precarietà del lavoro e di un mercato immobiliare fermo. In Umbria abbiamo 42 mila vani sfitti o invenduti, che tradotti in appartamenti sono 7 o 8 mila. Per queste ragioni abbiamo adottato questo meccanismo con Gepafin, che sta producendo i suoi effetti positivi”. Dall’inizio dell’anno, infatti, si registrano circa 88 garanzie rilasciate su un fondo messo a disposizione dalla Regione pari a due milioni di euro. “Lo strumento – ha detto Santucci – ha funzionato da stimolo e ha innescato una domanda che altrimenti non ci sarebbe stata”. Ad aumentare è stato anche l’interesse delle banche che hanno aderito all’iniziativa. L’ultima la Banca popolare di Spoleto che si va aggiungere così a Unicredit Spa, Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, Banca popolare di Ancona, Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro, Cassa di risparmio di Orvieto, Veneto Banca, Banca di Anghiari e Stia credito cooperativo, Crediumbria e Banca popolare Etica. In sostanza Gepafin garantisce gratuitamente le banche per i mutui finalizzati all’acquisto della prima abitazione, coprendo, a titolo gratuito, fino al 90 per cento dell’intero costo e per una durata di 25 anni, prorogabili, con tassi massimi applicabili agli interventi. Per accedere alla garanzia bisogna rispettare alcuni requisiti e criteri, tra cui la residenza o attività lavorativa in Umbria da almeno due anni e il reddito annuo Isee non superiore ai 28 mila euro. L’assessore Stefano Vinti poi è passato a descrivere le caratteristiche del bando per gli sfratti “incolpevoli”, definendo “abbinamento micidiale” la formula per cui oggi in Umbria se perdi il lavoro, perdi la casa. Per calmierare questo problema la Giunta regionale ha messo in campo un milione e mezzo di euro che saranno ripartiti fino a 7.600 euro in tre anni (200 euro al mese di affitto, 200 una tantum per la caparra e 200, sempre una tantum, per chi applica l’aliquota minima prevista dal canone concordato) per ciascun proprietario che affitta, a canone concordato, il proprio immobile a famiglie in possesso di sfratto esecutivo, o anche solo di avviso di rilascio, per morosità “incolpevole”. “Mi rivolgo ai cittadini con una casa libera, alle imprese di costruzione, alla diocesi di Orvieto-Todi e all’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, per l’ultima volta, prima della scadenza del bando per i proprietari il 22 dicembre”.

 

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