(ASI) Dopo il corteo indetto dai ristoratori e baristi napoletani che hanno affermato di "celebrare i funerali del turismo con una catena umana di 700 persone", questa mattina sono avvenuti nuovi atti di protesta a Terzigno e a Boscoreale, i due comuni campani, teatro delle contestazioni nei mesi scorsi sfociati poi in duri scontri con le forze dell'ordine.

Intorno alle quattro di mattina, a Terzigno, un gruppo di contestatori ha fatto scendere dall'abitacolo dei loro camion gli autisti che dirigevano gli autocompattatori di rifiuti verso la discarica dell'ex Cava Sari, dando fuoco poi ai mezzi, mentre a Boscoreale un'altro gruppo di manifestanti ha dato alle fiamme dei copertoni davanti alla sede del Comune.
Non sono bastate le parole nei giorni scorsi del Premier Silvio Berlusconi, che si dichiarava fiducioso e invitava tutti a collaborare per accellerare lo smaltimento dei rifiuti nel napoletano, a tranquillizzare la popolazione che desta in una grave situazione di disagio