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Siria. Ban Ki-Moon: nuovo appello per fermare la repressione

(ASI) Ban Ki-moon, ha nuovamente chiesto alle autorità siriane di porre fine alla violenza e ad avviare un'indagine indipendente sulle uccisioni delle ultime settimane nel Paese.

 

"Il segretario generale dell'Onu chiede che le autorità siriane fermino le violenze e gli arresti di massa nei confronti dei manifestanti pacifici" - ha detto Lunedi il suo portavoce, Farhan Haq, in una conferenza stampa al quartier generale dell'Onu a New York aggiungendo -"egli ha notato la necessità di rispettare i diritti umani del suo popolo viste le numerose uccisione dei giorni passati".

Il 4 maggio, durante una conversazione telefonica con il presidente della Siria Bashar Al-Assad, il capo delle Nazioni Unite aveva già chiesto la cessazione immediata della repressione contro gli attivisiti.

Il mese scorso, il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione ed ha chiesto al Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) di avviare un'indagine in Siria.

In questa risoluzione (26 paesi hanno votato a favore, 9 contrari e 7 astenuti), il Consiglio ha condannato "l'uso di armi letali contro i manifestanti pacifici da parte delle autorità siriane" chiedendo che "l'Alto Commissario per i diritti umani invii immediatamente una missione nella Repubblica araba siriana al fine di indagare sulle circostanze di tali violazioni e crimini perpetrati per evitare l'impunità e di garantire piena trasparenza ".

Secondo l'Onu dalla metà di marzo e dimostrazioni primi contro il regime, il numero dei dimostranti uccisi dalle forze di sicurezza in Siria si avvicinerebbe alle 400 persone.

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