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Jorge Mario Bergoglio è il 266° Papa e 8 Sovrano dello Stato Pontificio
(ASI) Video e lettera in Redazione - L’ex arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio è il 266° Papa e 8 Sovrano dello Stato Pontificio. La scelta del nome, Francesco I, potrebbe essere ispirata ad un altro grande gesuita (come lui), San Francesco Saverio, sacerdote della Compagnia di Gesù, evangelizzatore delle Indie. L’elezione del cardinale Bergoglio, la scelta del nome, le origini latino americane hanno davvero suscitato sorpresa nel mondo; Bergoglio, ricordiamo, risultò comunque uno tra più votati del conclave del 2005, in cui fu nominato Papa Benedetto XVI.



Dalla biografia di Bergoglio emergono alcuni lati, se vogliamo, da approfondire meglio.
Ne “l’isola del silenzio” libro del giornalista argentino Horacio Verbitsky dedicato al ruolo della chiesa nazionale negli anni della dittatura, risulta che Bergoglio come Superiore della Compagnia di Gesù, abbia segnalato alle autorità civili come sovversivi due sacerdoti suoi sottoposti. Sacerdoti che furono così arrestati e torturati per diversi mesi.
Verbitsky ha anche sostenuto di avere trovato prove dell’appartenenza del prelato alla Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista. Sembra che il nuovo Papa non abbia mai ammesso le responsabilità che gli sono state attribuite in merito.
Molti associano però una lettera apostolica che l’ex arcivescovo scrisse nel trentesimo anniversario del colpo di Stato in cui si denunciavano le violazioni della dignità umana e il disprezzo per la legge e le istituzioni che contraddistinsero l’epoca della tirannia «L’occasione è propizia affinché come argentini ci pentiamo una volta di più dei nostri errori per assimilare l’insegnamento della storia nella costruzione del presente».
Papa Francesco è noto per la sua frugalità, rievoca la via dell’umiltà e della semplicità evangelica, la via tracciata da Cristo povero e crocifisso. Questo però non significa che sia particolarmente aperto al mondo del terzo millennio.
Bergoglio, infatti si è opposto con forza ai matrimoni omosessuali (definiti “progetto del demonio”) ed è intervenuto nelle competizioni elettorali argentine invitando a dire “no all’ateismo”.
Fa capolino dagli archivi una dichiarazione del 2007 dell’allora arcivescovo di Buenos Aires in riferimento alla candidatura alle presidenziali Argentine di Cristina Kirchner: “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo”. E a rincarare la dose, il cardinal Bergoglio sottolineò inoltre come non bisognasse, dopo aver già avuto una presidente donna, ripetere quell’errore.


*ASI precisa: la pubblicazione delle lettere e video in redazione non significa necessariamente condivisione delle stesse, i cui contenuti espressi  rappresentano pareri e posizioni esclusivamente personali. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. La cosa significa: dare diritto di tribuna a tutti, a chi garbatamente ce lo chiede. Naturalmente, invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.



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