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Italia. Dure accuse a Draghi da collaboratore di Mattei e tv tedesca
(ASI) Recentemente Mario Draghi, presidente della Bce, è stato oggetto di dure accuse. Da qualche giorno, in Rete, gira una video-intervista di Benito Li Vigni, ex collaboratore di Enrico Mattei, il quale, oltre a parlare della morte del fondatore dell'Eni in termini di omicidio, svela le azioni che svolse Draghi ai tempi in cui era direttore generale del Ministero del Tesoro. "Hanno svenduto il nostro Paese. Draghi diede mille miliardi di patrimonio pubblico a Goldman Sach’s, in cambio di una sola lira". E ancora, più nello specifico: "Si sono chiuse attività che portavano profitti allo Stato come la Nuovo Pignone, la Lebole, la chimica di base. Si distrusse l’Eni. Il patrimonio immobiliare dell’Eni, che valeva mille miliardi di lire, è stato venduto a Goldman Sach’s per una lira". Li Vigni conclude dunque che all'epoca dei primi due governi tecnici in Italia "vi fu un attacco allo Stato imprenditore organizzato dalle grandi banche d’affari, che convinsero Ciampi e Amato a liberalizzare il settore pubblico. Mario Draghi, allora direttore generale del Ministero del Tesoro, spinse verso la privatizzazione. Venne distrutto lo Stato imprenditore, l’Eni da 130 mila dipendenti si ridusse a 30 mila, scaricando ai cittadini il costo di questa operazione”.
Qualche giorno primo di queste dichiarazioni di Li Vigni, in Germania andava in onda un servizio tv sull'emittente Zdf che fa luce sui rapporti che legano Draghi all'alta finanza. "Draghi godeva di relazioni eccellenti nel mondo della finanza quando non era ancora presidente della Bce", esordisce il servizio. "Da tempo egli è membro di un club esclusivo e discreto, il Gruppo dei 30: un gruppo di decisori super-influenti sul denaro e sul potere. Accanto a Mario Draghi si trova un numero sorprendentemente alto di funzionari o ex funzionari della finanziaria americana Goldman Sachs". Vengono quindi ricostruite le tappe principali della carriera di "Supermario", a partire dalla riunione sul Britannia del 2 giugno 1992 in cui si discusse la strategia delle privatizzazioni con il gotha della finanza londinese. "Sullo yacht della Regina vengono avviati affari miliardari, dai quali anche Goldman guadagna parecchio".
Redazione Agenzia Stampa Italia

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