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Russia. La Duma interviene contro la blasfemia dilagante
(ASI) In Russia si attende a breve una stretta legislativa contro gli episodi di blasfemia, sempre più frequenti ed efferati nel Paese. Gli attacchi alle icone, la profanazione delle Chiese e la distruzione di croci sono episodi che stanno registrando un incremento che evidentemente preoccupa le autorità russe.
Secondo il quotidiano Vedomosti, la Duma approverà in queste ore una dichiarazione “sui casi sempre più frequenti di insulti al sentimento religioso"; si legge che l'intenzione è quella di aggiornare le sanzioni amministrative e il Codice penale per quanto riguarda le "offese al sentimento religioso e al credo dei cittadini". Per insulti al credo religioso si rischierebbero multe da 300.000 rubli (7.500 euro) o il carcere per tre anni. Più severe le pene per chi profana un luogo di culto, come una chiesa: cinque anni di detenzione o multe per 500.000 rubli (12.500 euro). Il quotidiano specifica che il progetto di legge si pone a tutela delle religioni che "costituiscono parte integrante del patrimonio storico della Russia”.
Intanto il gruppo punk-rock Pussy Riot, di cui tre esponenti sono state condannate da un Tribunale russo a due anni e mezzo di detenzione per aver inscenato un'esibizione sacrilega nella Cattedrale moscovita di Cristo Salvatore, ricevono gli onori dell'Unione europea. Le Pussy Riot saranno infatti tra i candidati al premio Sakharov di quest’anno, assegnato dal Parlamento europeo per ricompensare quelle personalità che si sono distinte per la difesa dei diritti umani e della libertà di espressione. Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha definito la decisione di iscrivere le Pussy Riot nella lista dei pretendenti un tentativo di brutale ingerenza nell’attività della Giustizia russa. In Russia alcune agenzie di stampa stanno registrando che gran parte dell'opinione pubblica condivide la posizione di Lavrov, ritenendo l'accostamento di queste tre scalmanate al connazionale Sacharov, grande fisico del Novecento e premio Nobel per la pace, un atto che offende la memoria di quest'ultimo.
Redazione Agenzia Stampa Italia

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