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(ASI) Nel girone D il secondo turno vede trionfare le deludenti Francia e Inghilterra. Sotto il diluvio ucraino che ha interrotto la partita per quasi un’ora i transalpini si sono imposti per 2 a 0 contro i padroni di casa con reti dell’ex romanista Menez e di Cabaye, la Francia poteva anche affondare, ma quello che rende contento Blanc è di avere ritrovato la sua squadra.

Discorso diverso per l’Inghilterra, apparsa svogliata nel primo tempo, ma che ha saputo concretizzare con un bel gol di testa di Carrol. Da registrare l’inerzia e la staticità di Ibra, che sembra un’altra persona rispetto a quella che indossa la casacca rossonera. Ma a inizio secondo tempo dà la carica e da una punizione respinta, con un calcio al volo simile a una mossa di karate serve un pallone a Melleberg che s’infila tra le mani del portiere Hurt. L’Inghilterra accusa il colpo e dopo pochi minuti da calcio da fermo, dorme la difesa britannica e ancora Mellberg infila per la gioia svedese.

Ma l’Inghilterra è dura a morire e con uno dei suoi pochi gioielli sopravvissuti a bufere e infortuni, Walcott, trova il pareggio con un gran tiro da fuori area cui nulla può il portiere Isakson. Sembra che possa succedere di tutto e quello che ci si aspetta è una grande giocata, che arriva su discesa di Walcott che crossa e trova il leggero tacco diabolico di Welbeck, che diventa eroe per il popolo di Sua maestà. L’Inghilerra aggancia dunque la Francia (prima per differenza reti) e manda a casa la Svezia di Ibraimovich, che deve imparare che il vero campione è anche quello che sa rendere grande una squadra piccola e non solo quello che è circondato da fuoriclasse, ma d’altronde questo Ibra, quello che non volle andare in B con la Juve, quello che andò via dall’Intre per cercare fortuna a Barcellona e quello che fa capricci se il Milan non compra altri top player: ad alcuni piace ad altri no, oggi però va via con la cenere in testa.

Francia e Inghilterra si sono riprese, forse meglio la Francia, che l’Inghilterra con le sue amnesie difensive e che dovrà giocarsi la qualificazione con un’Ucraina che vuole far sognare il suo pubblico e se l’Italia dovesse farcela proprio tra queste tre dovrebbe uscire il nome della sua rivale.

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