(ASI) Ancora una volta campioni, per il terzo anno consecutivo sotto la guida di Zinedine Zidane, nonché per la quarta volta nelle ultime 5 stagioni. 

Nonostante il punteggio finale dica il contrario, il match che vede protagonista le “merengues” contro il Liverpool risulta estremamente equilibrato per lunghi tratti, poi, purtroppo, Loris Karius decide di diventare suo malgrado il grande protagonista della finale.

Nella meravigliosa atmosfera di Kiev, il Real Madrid scende in campo col consueto 4-3-3, con Varane e Sergio Ramos al centro della difesa, Marcelo e Carvajal sui terzini, Modric, Casemiro e Kroos a formare il terzetto in mediana e Isco, Benzema e ovviamente Cristiano Ronaldo davanti. I “reds” rispondono con un modulo speculare, con da destra verso sinistra Alexander-Arnold, Van Dijk, Lovren e Robertson dietro, Wijnaldum, Henderson e Milner a centrocampo e Manè, Firmino e Salah davanti.

Dopo un primo quarto d’oro di equilibrio totale, è CR7 a creare la  prima insidia, scagliando un bolide di destro da fuori, neutralizzato senza troppi problemi da Karius; 8 minuti dopo doppia occasione per il Liverpool, con la conclusione di Firmino a pochi passi dalla porta respinta da Sergio Ramos, seguita da  un violento destro da fuori di Alexander-Arnold, sul quale Keylor Navas si dimostra estremamente reattivo.

Al minuto ’27 il match subisce una svolta tanto inaspettato quanto pesante per gli inglesi, Momo Salah, a causa di un intervento piuttosto irruente di Sergio Ramos (che lo getta a terra e gli frana addosso) si infortuna alla spalla e 3 minuti dopo, è costretto ad uscire dal campo in lacrime, rilevato da Lallana. Qualche minuto dopo è costretto ad abbandonare prematuramente il campo anche Carvajal, al posto del quale Zidane inserisce Nacho.

Sul finire della prima frazione Benzema trova la rete del vantaggio, ribattendo in rete dop la respinta di Karius su conclusione di Ronaldo, ma la rete viene annullata per fuorigioco.

Nella ripresa il match si anima notevolmente, dapprima Isco con un delizioso pallonetto incoccia la traversa, poi, al minuto 51, arriva l’hara-kiri di Karius, che decide di rilanciare proprio sui piedi di Benzema, appostato ad un metro, col rimpallo che lentamente si insacca in rete e dà il vantaggio al Real. Tempo 4 minuti e arriva l’immediato pareggio, con Manè che insacca di interno da 2 passi sfruttando la sponda di Lovren sugli sviluppi di un corner.

Zidane vuole dare una scossa ed inserisce Bale al posto di Isco, il gallese lo ripaga pochi minuti dopo riportando in vantaggio i suoi con una meravigliosa rovesciata da fuori area che si insacca all’incrocio; 2-1.

Il Liverpool reagisce e sfiora il 2-2 con una conclusione dal limite di Manè che si stampa sul palo, ma al minuto 83 l’incubo di Karius si materializza di nuovo, col portiere tedesco che “liscia” clamorosamente una conclusione apparentemente innocua di Bale da 30 metri.

Finisce 3-1 per il Real, coi “blancos” che salgono a quota 13 tra coppe campioni e champions. Il Liverpool dal canto suo esce dal campo a testa altissima, consapevole che, probabilmente, senza l'infortunio di Salah e la giornata a dir poco storta del suo estremo difensore, l'epilogo sarebbe potuto essere differente.

Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia

 

 

Fonte foto: Антон Зайцев [CC BY-SA 3.0 GFDL] https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e7/Real_Madrid_C.F._the_Winner_Of_The_Champions_League_in_2018_%281%29.jpg

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