(ASI) Sarebbe stata, probabilmente, una pretesa illusoria, forse addirittura eccessiva, pretendere che il mondo del calcio fosse un’isola felice, immune  dalla corruzione, proprio qui, in Italia, uno dei paesi tra i primi al mondo per corruzione.

Tuttavia ci siamo sempre illusi, noi addetti ai lavori, insieme con i tifosi, che il fenomeno fosse almeno circoscritto, anche se, negli anni, le varie edizioni di  “totonero” e “calciopoli”, avevano sempre scoperto, con inchieste e condanne, penali e sportive, una realtà diversa e sconcertante. L’ultima inchiesta, quella della Procura della Repubblica di Cremona, ha individuato, come truccate, almeno 130 partite dei vari campionati italiani. Ora, un sondaggio, al quale hanno risposto, mantenendo l’anonimato, 283 calciatori della serie B, rivela una preoccupazione grave e diffusa da parte dei protagonisti. E getta ombre pesanti sulla regolarità dei campionati. Per il 17 % dei calciatori, che ha risposto al questionario, il livello di match-fixing (risultati combinati) è “un problema gravissimo che già altera i risultati e si ripercuote sulla regolarità del campionato”. Un altro 30 % pensa che sia una questione “seria, destinata a condizionare sempre più il mondo del calcio”. Da qui l’amara e deprimente conclusione dei ricercatori dell’associazione Transparency che hanno condotto il sondaggio, nell’ambito di un progetto della Commissione europea: “La corruzione nel calcio appare come una patologia conclamata. Endemica”. La Lega di serie B per (tentare di) contrastare il fenomeno ha pensato, dal prossimo campionato, ad un “difensore civico”. Una figura alla quale si possono rivolgere calciatori, allenatori e dirigenti per segnalazioni, consigli e controllo di eventuali situazioni a rischio. Un’esperienza di questo tipo è in atto in Germania e pare che abbia funzionato, ma lì il livello di corruzione è molto più basso del nostro, comunque è un tentativo che va provato nella speranza che possa dare qualche risultato. Con l’auspicio che un giorno, allo stadio, si possa andare speranzoso che il risultato dipenderà solo dalla bravura e la capacità dei calciatori che scenderanno in campo.        

 

Fortunato Vinci – Agenzia Stampa Italia   

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