(ASI) – Bergamo. Quella del Milan è stata una stagione complicata e lo sarà fino all'ultima partita. Il pareggio di Bergamo garantisce ai rossoneri la qualificazione aritmetica in Europa League, ma il sesto posto richiede un ultimo sforzo. Il Milan dovrà necessariamente battere la Fiorentina nell'ultima giornata di campionato per evitare i preliminari e il settimo posto.

Il match contro l’Atalanta è arrivato dopo una settimana durissima. Probabilmente la più brutta della stagione. Infatti, la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Juventus è un passo falso che i tifosi del Milan – e in generale l'ambiente rossonero - non hanno ancora digerito. Probabilmente ci vorrà del tempo per scacciare via tutte le scorie. Così come il nervosismo che inevitabilmente ha influenzato una gara già tesa per gli obiettivi in palio. Cartellini, calci, contestazioni e due espulsioni. Un 1-1 finale deciso al 92' dal gol di Masiello che ha pareggiato i conti dopo la rete dell’ex Kessié. Ma sotto i riflettori, c’è ancora una volta Gianluigi Donnarumma: dopo quanto accaduto all'Olimpico, il portiere del Milan ha accompagnato in porta il tiro di Masiello, alzando per l'ennesima volta il polverone delle polemiche. Ci ha pensato Gattuso a difenderlo: “Gigio, è stato sfortunato. Ricordiamoci che il ragazzo ha 19 anni e che l'esperienza non si compra al supermercato, va lasciato tranquillo. Anche Buffon alla sua età commetteva qualche errore”. Intanto però, i tifosi della curva hanno rifiutato la maglia dopo la partita, alimentando le polemiche. “La reazione dopo la finale di Coppa Italia c'è stata” - ha concluso Gattuso - “Questo è un campo difficile e noi abbiamo fatto una grande prestazione, dimostrando grande personalità. Peccato per non aver chiuso qui il discorso per il sesto posto, c'è un po' di rammarico". Il Milan è padrone del proprio destino, domenica a San Siro, contro la Fiorentina.

Angelica Cardoni-Agenzia Stampa Italia

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