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La Juve sfata i fantasmi veronesi.
(ASI) Dopo la delusione Verona, c’è il Chievo per un’eventuale ripartenza. Conte deve fare a meno di uomini importanti come Barzagli, Chiellini e Vucinic, quindi Buffon, con Caceres, Bonucci e Ogbonna davanti a lui, mediana con Vidal, Pirlo, Marchisio, sempre sulle fasce Lichsteiner e Asamoah, davanti Llorente e a sorpresa Giovinco quindi in panchina Pogba un po’ per turn over e un po’ per punizione, Tevez per rifiatare  e l’atteso Osvaldo.

Strategia Chievo: chiudersi, non concedere spazi e provare a ripartire. Nel primo quarto d’ora due conclusioni bianconere con Llorente che va sopra la traversa e poi Pirlo prova la conclusione. Il Chievo non sfrutta bene una punizione dai 30 metri. Al 17’ Asamoah triangola con Llorente e si trova a calciare un tiro vincente che sblocca la partita e segna il suo primo goal stagionale. Ammonito Llorente per un fallo su Guana, anche quest’utlimo ha preso un giallo e così pure Pirlo precedentemente. Frey ammonito per un fallo. Al 29’ punizione di Pirlo,  maledetta diabolica Agazzi respinge, ma Marchisio ribatte e 2 a 0.  Di nuovo 2 a 0 in mezz’ora con una squadra di Verona, adesso la Juve dovrà mantenere la concentrazione e non accontentarsi. La Juve controlla la prima frazione e conclude sul 2 a 0 senza problemi come fu con il Verona.

Entra un “vecchio nemico” della Juve, al posto di Stoyan, Pellissier, autore di una tripletta in un incredibile 3 a 3. L’attacante subito in evidenza due volte, con Buffon costretto a uscire.  E qualcosa non va palla entra in rigore Pellissier non raccoglie un partita, Lichsteiner rinvia male, la palla carambola su Caceres che fa un involontario e sfortunato autogoal. Prima Bonucci va vicino al 3 a 0 lambendo il palo. Il Chievo accorcia le distanze e un brivido attraversa i tifosi juventini, che rivedono una partita identica al momento a quelle di Verona. Ancora una volta la Juve prende goal, ancora una volta permette di riaprire una partita che sembrava chiusa, adagiandosi sul risultato, ancora una volta un errore individuale difensivo. La Juve è nervosa, il Chievo è aggressivo e si fa pericoloso traghettata da Pellissier. Ma errare umano, perseverare è diabolico e così la pensa Llorente che al 58’ svetta su tutti da calcio d’angolo, dopo che Pirlo su punizione ha impegnato Agazzi . 3 a 1 e tranquillità momentanea per i bianconeri. Rubin al posto di Dramè per Corini. Buona manovra del Chievo con Guana che si fa pericoloso in tuffo. Ammonito pure Giovinco per un intervento sbagliato. Cambia la coppia d’attacco: il tandem argentino Tevez ed Osvaldo per Llorente e Giovinco, la formica atomica fischiata e Conte che è andato a proteggerlo, onde evitare una risposta. Osvaldo ha cercato la finezza con un tocco elegante che è andato fuori di poco. Buffon al 80’ sventa un pericoloso intervento. Ultimo cambio Vidal per Padoin, nel Chievo entra Obinna, che nel finale va a un soffio dal segno. Juve nel finale va vicino al quarto goal prima con Marchisio e poi con Ogbonna.

Chievo decisamente più propositivo e pericoloso nel secondo tempo e Juve che concede più rispetto al primo tempo dominato. Il 2 a 1 ha fatto paura, ma questa volta la squadra è stata brava a reagire e a controllare. Ancora incertezze difensive, da considerare le pesanti assenze di Barzagli e Chiellini, e materiale da lavoro per Conte. Adesso arriva un tour de force con l’Europa league e poi il derby.



Daniele Corvi- Agenzia Stampa Italia

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