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Coppa Italia: Juve e Avellino campioni di fair play.
(ASI) Parte l’inseguimento alla stella d’argento. Nel 2012 sfuggì nella finale contro il Napoli, l’anno scorso in semifinale contro la Lazio che la vinse. Quest’anno il cammino riprende contro l’Avellino, squadra di Serie B con tanta grinta e che si gioca le sue carte per la A. Conte in vista dell’ultima sfida di Bergamo prima della sosta mette la Juve 2, cioè Storari in porta, Caceres, Ogbonna, Peluso in difesa, De Ceglie e Motta sulle fasce, Asamoah, Padoin con Marchisio regista e capitano, davanti Quagliarella e Giovinco. Juve subito padrona del campo che al 9’ sblocca con Giovinco servito da Quagliarella con un delizioso tocco a scavalcare il portiere. Sempre dai piedi della formica atomica arriva il raddoppio al 16’ con Caceres che calcia al volo. Quagliarella, Giovinco e Padoin si avvicinano alla terza rete, ma difettano di precisione. L’unica occasione per gli ospiti è un colpo di testa di Castaldo da posizione ravvicinata, ma l’attaccante sbaglia. Dopo un altro quarto d’ora, al 34’ altra punizione sempre Giovinco e i campani vengono atterrati da un colpo di testa di un corregionale, Quagliarella, che pone il terzo sigillo. Partita senza storia, con l’Avellino che deve apprendere la lezione dei campioni d’Italia per prepararsi a un eventuale futuro campionato nella massima serie. Bella anche la Juve n.2 con un Giovinco pienamente recuperato.

Nella ripresa la Juve gestisce e addormenta la partita. Al 70’ esce Asamoah per il giovane Bouy, che si prende un’ammonizione nel finale. Motta va vicinissimo al goal di testa grazie a un cross perfetto di Giovinco, ma il portiere Di Masi è bravo di riflesso. Ogbonna si distingue per alcuni validi interventi. Al ’80 entrano Lichsteiner per Motta e accompagnato da un grande tifo Pepe per l’ottimo Giovinco. Lo svizzero va vicinissimo al goal illuminato da Marchisio. Finale da lode con i tifosi della Juve che dicono a quelli dell’Avellino “Tornerete in Serie A” e gli ospiti che rispondono con un “Forza Juve”. Una bella scena di sport, a chiusura di una partita che tecnicamente non aveva storia, ma che ha visto di fronte la regina del calcio di fronte a una tenace squadra in cerca di rivalsa e con grande spirito sportivo. La Juve vola ai quarti attendendo la vincente tra Sampdoria e Roma. Complimenti all’Avellino e ai suoi tifosi per le incredibili coreografie e l’entusiasmo.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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