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Coppa Italia Roma – Lazio pagelle
(ASI) LOBONT 5,5 Un buon intervento di istinto su Klose che comunque gli tira addosso… Poi sul gol parte in ritardo e sporca soltanto il cross di Candreva, mandando fuori causa Marquinhos.

MARQUINHOS 5,5 E’ un giovanotto di grandi prospettive, ma da centrale… Sulla fascia fa quello che può, ma Luljc lo rende innocuo.

BURDISSO 5,5 Klose non punge, ma perché non è in condizione, non certo per l’opposizione dei centrali della Roma. Potrebbe sfruttare la sua buona lena sui corner, ma la Roma ne batte la pochezza di uno solo…

CASTAN 5,5 Anche lui non fatica molto per contrastare Klose, per il resto annaspa come tutti i suoi compagni di squadra senza saper bene cosa fare.

BALZARETTI 4 Dalla sua parte Candreva sembra Robben. Eppure nella sua carriera, questo onesto giocatore ex Cesena, Juve e Udinese, ha dimostrato di essere buono e niente più. Chiude amaramente una stagione disastrosa.

BRADLEY 6 Il migliore della Roma è quello con i piedi più ruvidi e ciò la dice lunga. Ci mette l’ardore ed è quello che ci vuole, peccato che i fenomeni rimangano negli spogliatoi.

DE ROSSI 4,5 Non è il peggiore soltanto perché Balzaretti e Lamela, riescono a fare peggio di lui. Dovrebbe far da schermo e far ripartire la squadra, non fa nell’uno, nell’altro. A questo punto servirebbe soltanto come pedina importante nel prossimo mercato.

LAMELA 4 Un fantasma… La promessa di poter indossare la maglia numero dieci della nazionale Argentina, gli ha fatto perdere di vista il presente. Egoista, spaventato e svogliato, non entra in campo…

TOTTI 5,5 Si gira e rigira intorno per cercare aiuto, ma rimane solo. Fa quel che può, beccando anche una traversa su punizione, con mezzo arrosto di Marchetti.

MARQUINHO 5,5 Parte come una furia, finisce come un agnellino. Viene sostituito ma non si capisce bene l’intenzione del mister.

DESTRO 4,5 Dovrebbe far salire la squadra, tenere palla e magari incidere in area. Non fa nulla eppure sta in campo 90’. Il mezzo voto in più perché non gli arriva un pallone giocabile che sia uno (anzi uno si, ma di testa spedisce alto).

OSVALDO 5 Entra troppo tardi per poter incidere in maniera determinante. Mette grinta e determinazione, solo quando a fine partita, insegue Andreazzoli e lo apostrofa pesantemente. La sua avventura a Roma sembra finita già da un po’.

ANDREAZZOLI 3 Voleva entrare nella storia della Roma e lo fa ma dalla porta sbagliata. Non è che se uno esce con una bella donna diventa di per sé una bella donna, quindi il fatto di aver lavorato fianco a fianco con Spalletti, non ne fa un buon allenatore. In tutta la stagione, non si ricorda un cambio che abbia rivoltato la partita. Parla di stagione da torta senza la ciliegina. Rileggere la classifica Please…

 

Fabio Maracci – Agenzia Stampa Italia

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