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Calcio Serie A Roma – Pescara le pagelle
(ASI) STEKELENBURG 6 Il voto è la media tra la goffa respinta in occasione del gol di Caprari ed il miracolo nel finale che almeno evita che la beffa sia completa. Anche li comunque si fa sorprendere a metà strada…

PIRIS 5 Fa il terzino a destra e lo fa male in fase difensiva, malissimo in fase di spinta. Si concede pure il lusso di calciare un corner direttamente in fallo di fondo. 4 milioni di Euro per il riscatto? Da rispedire al mittente con clausula di celerità.

CASTAN 5 Il disordine tattico lo si evince quando si trova questo ragazzone di un metro e novanta circa, sull’ala a tentare di mettere palloni giocabili in mezzo… Raccapricciante.

MARQUINHOS 5 E’ quello che sta pagando di più il cambio di modulo da 3 a 4 dietro. Un ’94 dovrebbe crescere facendo esperienza, all’ombra di qualche giocatore esperto che lo guida in alcune circostanze, insegnandogli anche i famosi trucchi del mestiere. Lui deve fare il pilastro e non sempre giustamente ci riesce.

TOROSIDIS 5,5 Paga colpe non sue… Schierato a sinistra arriva fino alla trequarti, poi è costretto a rientrare sul destro per crossare. E le palle che arrivano al centro diventano accessibili anche per Balzano e soci, non propriamente “falchi” in fase difensiva.

FLORENZI 5 Sia Zeman, che Andreazzoli lo considerano un mediano sette polmoni che a fine partita ha scaricato il conta chilometri. Ma lui non lo è… A Crotone segnava valanghe di gol, perché messo in condizione di farlo. Adesso arriva al 40’ del primo tempo di ogni partita con le batterie scariche e così gli capita di mangiarsi gol, come quello di ieri, che in altre circostanze farebbe ad occhi chiusi.

DE ROSSI 4 Fa il regista, ma regista non è… Dovrebbe essere il collante tra difesa e centrocampo, ma usa le marce ridottissime e quindi viene costantemente saltato dai folletti pescaresi. Si concede pure il lusso, di mangiarsi un gol facile facile per eccesso di altruismo (o paura?). Dove è finito il calciatore che fece innamorare in rapida successione, Fergusson, Mancini e Mourinho. Il De Rossi attuale fa impallidire anche Andreazzoli.

PJANIC 4 Sta a centrocampo, come interno e dimostra di non averne il passo. Si nasconde spesso e quando riappare non incide sbagliando tutto il possibile ed anche di più. Giocatore con grandi potenzialità assolutamente inespresse.

LAMELA 5,5 Isolato sulla fascia di competenza, si accende con la solita irritante intermittenza. Ma quando vuole può far male. Dovrebbe cercare con maggiore insistenza l’assistenza dei propri compagni che comunque, non fanno molto per metterlo in condizione di chiedere aiuto.

OSVALDO 4 Che succede al bomber “cattivo sotto porta”, arrivato nella scorsa stagione e che aveva fatto gioire la curva per la sua ferocia in area di rigore? Questo è un giocatore al momento impresentabile, anche contro l’ultima della classe.

TOTTI 6,5 Partita normale per lui che normale non è. Quello che impressiona è che a trentasei anni suonati, con quasi 300 gol sul groppone in serie A, è lui a mettersi a disposizione dei compagni ben più giovani e aitanti di lui. Non merita questo trattamento.

DESTRO 6 Continua la striscia positiva personale col gol che vale l’1-1 in apertura di ripresa. Poi però piano piano si perde nel grigiore generale. Avrebbe meritato una chance dall’inizio.

BRADLEY 4,5 Impreciso, impacciato, sembra quasi che sia stato catapultato in mezzo al campo a forza. Non riesce ad azzeccare un passaggio, nemmeno ad un metro dal compagno. Dovrebbe contrastare e far ripartire l’azione ma non lo fa. Ogni prestazione che fa sale la convinzione che sia un acquisto più di Brand che altro.

ANDREAZZOLI 4 Ogni partita rivolta la squadra come un calzino ed all’interno di una stessa gara, cambia modulo 3-4 volte. Molti giocatori vengono impiegati fuori ruolo e fanno tanta fatica. Non so se fa ciò per dimostrare le sue conoscenze, ma così sembra essere soltanto molto confuso.

 

Fabio Maracci – Agenzia Stampa Italia

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