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Juve, profumo di scudetto.
(ASI) La partite delle partite del campionato italiano. Juventus –Milan. Non è la sfida scudetto dell’anno scorso, ma è comunque una sfida di vertice. Il Milan deve guardarsi alle spalle per la lotta Champion dalla rinata Fiorentina, la Juve vuole volare verso lo scudetto dopo la vittoria in extremis del Napoli contro il Cagliari.  Conte conferma il 3-5-1-1 con Pogba nella triade di centrocampo, Marchisio trequartista e Vucinic a punta, rientra Chiellini. Il Milan sfodera il tridente El Shaarawy, Pazzini, Robinho con Boateng, Montolivo e Ambrosini a supporto. Balotelli con riduzione di squalifica non può però giocare.

Milan parte bene e impensierisce con Robinho e Boateng. Al 7’ Pirlo impegna Abbiati che fa un miracolo. Dopo dieci minuti il portiere deve abbandonare il campo e far spazio ad Amelia. Al 17’ gesto increbile di Pogba che con una rovesciata si prende gli applausi dello Juventus Stadium. Pirlo non è in giornata e compie errori a ripetizione che mettono in difficoltà i suoi compagni. Al 31’ su una punizione dalla destra di Pirlo. Il montenegrino colpisce di testa da centro area e manda il pallone alto. Nel finale la Juve si risveglia e diventa più precisa. Al 41’ Bonucci fa un pasticcio, ma Pazzini non ne approfitta. Milan più tonico, ma poco concreto, Juve decisamente poco incisiva e convinta che non punge quasi mai.

Altro cambio del Milan esce il capitano Ambrosini ed entra l’uomo del goal fantasma dell’anno scorso Muntari. Chiellini si rende pericoloso di testa. Marchisio dai 25 metri tenta la conclusione, ma è rasoterra. Al 55’ s’inserisce Asamoah, svarione di Abate e Amelia travolge il ghanese (ammonito): rigore. Vidal la mette dentro sull’incrocio dei pali seppur Amelia aveva intuito. Mexes imperioso e baluardo difensivo ribatte una precisa conclusione dell’ex compagno Vucinic. Juve che fa la partita e che impone il suo gioco provando diverse conclusioni. Ammonito Mexes decisivo ancora una volta su Vucinic. Al 70’ ultimo cambio per Allegri Bojan per Robinho, il nuovo entrato prima non sfrutta un’occasione e poi si fa anticipare provvidenzialmente da Chiellini dopo un’ottima occasione che ha visto Boateng saltare Chiellini sulla destra, cercare Pazzini al centro, fermato da Barzagli a due passi dalla porta. Il Milan però con lo spagnolo è più pimpante e schiaccia la Juve nella sua area. Cambi Jube negli ultimi dieici minuti Padoin sostituisce Lichsteiner per problemi di crampi, Quagliarella per Vucinic e Peluso per Asamoah.

All’andata partita non esaltante vinta dal Milan per 1 a 0 con rigore di Robinho, ritorno a parte invertite. Juve non brillante, poco incisiva, che ha gestito per buona parte il Milan, ha colpito su rigore e poi si è risvegliata dopo un primo tempo opaca. Juve non convince, ma vince e lo scudetto è a un passo ora c’è solo un derby che potrà essere decisivo e ancora più esaltante.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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