(ASI) C’è il rischio, continuando di questo passo, che gli italiani, alla fine, perdano la pazienza e, disgustati, indignati, disperati per la mediocrità e la pochezza etica dell’attuale classe politica, scendano in piazza per gridare al Capo dello Stato di cacciarli tutti, questi mercanti che stanno profanando la Costituzione e i luoghi istituzionali, con i loro insopportabili atteggiamenti egoisti e irresponsabili.

Queste mezzecalzette, mentre il Paese è in una profondissima crisi, sanitaria ed economica, si trastullano, con la crisi di governo, come fosse un gioco di società. Pazzesco. E l’Europa, che pure ci ha dato un’enorme fiducia, concedendoci straordinarie risorse, non nasconde la sorpresa, lo stupore, la meraviglia per quello che riescono a combinare questi ducetti di borgata, di due soldi. È arrivato il momento di fissare i paletti, non si può continuare all’infinito. E le “mosse” devono essere solo tre, già prestabilite. Martedì prossimo, quando finirà l’esplorazione di Roberto Fico, e il presidente della Camera riferirà a Sergio Mattarella le sue conclusioni, si saprà, finalmente, se le risse all’interno della maggioranza che ha sostenuto fino ad ora il governo Conte, sono finite.

Ese si può, riparando i cocci,proseguire con Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, altrimenti, niente ammucchiata, come vorrebbero tutti perché c’è la mangiatoia del Next Generation Eu, ma un governo del presidente. Significa affidare l’incarico ad una persona di assoluto valore, come potrebbe essere Mario Draghi, o qualcun altro, ma senza esponenti politici al seguito, a zavorrarela compagine governativa. Non è concepibile che si possa immaginare un governo guidato da Draghi che abbia come ministri, a collaborare con lui, quelli mandati dai 5 Stelle, da Iv. o dal Pd. Sarebbe un dialogo surreale, inconcepibile: Draghi che parla di economia con Lucia Azzolina o con Teresa Bellanova, o, addirittura, peggio (pensate, c’è anche un peggio!) con Paola De Micheli. Non si puòpensare di allestire, a palazzo Chigi, aule, con i banchi con le rotelle,e tornare alle lezioni di “non è mai troppo tardi”. Sarebbe troppo. Anche ridicolo. S’impone un certo livello culturale, e per far questo i ministri devono esserescelti, ovviamente d’accordo con Mattarella, dal presidente del Consiglio, ma cercatifuori dal Parlamento.

D’altronde in questi ultimi mesi, mentre la gente moriva, sono stati lì, nei palazzi del potere, a insultarsi vicendevolmente, a dirsi, l’un l’altro, ignorante e incapace. Sarebbe la logica, naturale conseguenza di questi offensivi comportamenti. Solo così si può fare il governo dei migliori. E solo così, forse, si riusciranno a gestire, con competenza e lungimiranza, le risorse che si avranno a disposizione. Fino a quando? Fino a quando non ricominceranno a litigare. A quel punto Mattarella dovrebbe sciogliere subito le Camere e indire nuove elezioni. Lo spettacolo indecentedi queste settimane non può durare all’infinito. Il Paese, così malridotto, non se lo può permettere. Quante volte lo dobbiamo ripetere?

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere