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L’onorevole Girlanda (PDL)  propone di poter rinunciare all’indennità parlamentare

(ASI) La crisi economica continua a rappresentare un problema sempre più grave per milioni di italiani, e tutto ciò mentre la casta continua a non prenderebbe i doverosi provvedimenti con delle "pasionarie" che vengono perfino immortalate mentre sono in un noto discount dell’arredamento con tanto di scorta impegnata a spingere il carrello e scegliere le pentole.

 

 

E così mentre l’antipolitica si fa sempre più forte, anche nei sondaggi elettorali, ci sono deputati che cercano di correre ai ripari presentando leggi atte a migliore l’opinione dei cittadini nei confronti dei politici. In questa ottica va inquadrata l’ultima proposta di legge del parlamentare umbro del Pdl Rocco Girlanda.

L’azzurro ha infatti avanzato la proposta di rendere possibile la rinuncia, su base volontaria, dell’indennità parlamentare.

Presentando la sua idea l’onorevole ha anche dichiarato "sono un tenace antagonista delle posizioni spesso qualunquiste che hanno caratterizzato il dibattito sui costi della politica e gli stipendi dei parlamentari tuttavia queste posizioni sono state spesso cavalcate anche da miei colleghi di tutti gli schieramenti".

La proposta, tra il serio ed il faceto, rappresenta anche una sfida aperta ai, tanti, populisti seduti in Parlamento che hanno più volte, quanto meno, a parole manifestato l’intenzione di rinunciare al proprio compenso da eletto.

Visto il difficile momento che sta attraversando il nostro paese un gesto di responsabilità dei politici sarebbe il minimo, ma conoscendo la nostra classe dirigente già ci sembra di sentire i commenti dei tanti sinistri moralisti del Palazzo "così facendo potrebbero fare politica solo i ricchi; si limiterebbe fortemente il radicamento del candidato con il territorio d’origine" ed altre frasi simili.

Noi però crediamo che sia giunto il momento che anche la politica faccia la propria parte per il bene del Paese, specie considerando i disastrosi risultati che il governo Monti-Fornero sta collezionando.

Fabrizio Di Ernesto Agenzia Stampa Italia

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