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I Giovani della Co-mai ;la nostra doppia identita' e' una ricchezza e serenita' e  non un conflitto

(ASI) Nell’ambito della ‘’Settimana della cultura islamica’’ organizzata da Roma Capitale con la collaborazione del Centro Islamico Culturale d’Italia e con il patrocinio dell’ISESCO , la Comunità del Mondo Arabo in Italia ‘’CO-MAI’’ha organizzato una tavola rotonda su ‘’I giovani musulmani e l’Italia ‘’presso il museo di Roma in Trastevere (piazza S.Egidio ). All’incontro hanno partecipato rappresentanti diplomatici ,amici e soci co-mai ed amici italiani.



L’incontro si e’svolto secondo il programma seguente:

Introduzione

- Foad Aodi; Presidente Co-mai e Promotore del Movimento interprofessionale

“Uniti per Unire “

-Zouari Zouheir;Vice Ambasciatore Missione della Lega dei paesi Arabi in Italia


Moderatori

- Kamel Belaitouche; Coordinatore organizzativo Co-mai

- Daoudi Tilouani; Portavoce Co-mai

Relatori:

- Nizar Ramadan; Editore ed esperto di comunicazione interreligiosa.

- Shadi Abu Abed; Studente in Economia

- Habiba Manaa; Consigliere Co-mai

- Sajida Ahmed,Sara Said ; Giovani musulmani in Italia

- Sawsan Badawy; Interprete CTU tribunale di Roma

- Ahmed Hamoudeh - consigliere Ambasciata della Palestina

- Fathi Abu Abed – addetto stampa Lega Araba

-Salameh Ashour –teologo

Jawad jasin ex adetto stampa della delegazione palestinese

il dibattito e’ stato introdotto dal presidente della Co-mai Foad Aodi che ha ringraziato il sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno per avere voluto coinvolgere la co-mai e per avere trasmesso i suoi saluti e i ringraziamenti alla Co-mai ed ai partecipanti) , inoltre il presidente Co-mai ha ringraziato le delegazioni diplomatiche intervenute alla tavola rotonda per la loro grande disponibilità nei confronti della Co-mai e ha messo in evidenza l'importanza di tale collaborazione sia in Italia che con la Lega araba dei paesi arabi in Egitto. La Co-mai ha messo tra le sue priorità il ruolo dei giovani arabi ,la seconda generazione ,le donne ,la famiglia ,i ponti della conoscenza e l'informazione per promuovere un dialogo interreligioso ed interculturale costruttivo per l'interesse comune e per promuovere una vera cooperazione internazionale tra l'Itala ed i nostri paesi di origine. Infine , Aodi ha lanciato il suo messaggio a tutte le forze politiche e alle istituzioni ad ascoltare di più i giovani e le loro difficoltà . I giovani sono il nostro futuro ma anche il nostro presente sono il motore della società insieme alle donne e alla famiglia. Il vice Ambasciatre della missione della Lega dei paesi arabi in Italia Zouari Zouheir ha sottolineato l’importanza di questi incontri a favore del dialogo interculturale ed ha ringraziato la co-mai per le sue costante attivita’ ed ha ribadito la disponibilita’ della lega araba ad intensificare tale collaborazione come dimostrano i numerosi incontri tra le due parti. I giovani arabi insieme alla Co-mai hanno accolto l'invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di scendere in campo e dare il loro contributo per costruire il loro futuro insieme ai coetanei italiani dialogando principalmente sulle cose che uniscono come: il lavoro , la scuola ,l’università' , la legalità ,la cultura , la lingua ,l’identità' nazionale e non sulle le cose che dividono . Nizar Ramadan è intervenuto sul tema della religione della cultura e della cultura della religione , ha analizzato e incoraggiato i giovani a promuovere la cultura e di non avere paura .

I Giovani Arabi con le loro relazioni hanno messo in evidenza:

  • L’insegnamento della lingua e la cultura italiana ,araba e islamica ,e di farsi promotori mediante il dialogo e la conoscenza con i loro coetani , senza scordare mai le proprie radici, per combattere i pregiudizi e la paura per essere ambasciatori di pace e dialogo tra le cultura araba ed italiana , contribuendo a costituire tutti insieme il nostro futuro in italia con aperture e non chiusure.

  • Vivere la doppia identità con serenità approfondendo gli aspetti delle due culture ed avvicinarsi ad entrambe senza paura per cercare di capire e superare la confusione della “doppia identita’”” che deve essere vissuta come ricchezza con serenita’ e senza conflitti .






















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