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Profumo e… puzza

 

(ASI) Lettere in Redazione. Forlì - Venerdì 4 maggio di notte su Rai 2 ho seguito, come sempre, “L’ultimaparola”, l’unica trasmissione dove il pubblico (costituito da imprenditori, commercianti, artigiani,ecc…) può intervenire per fare domande agli ospiti presenti. I politici presenti stavolta erano i parlamentari Stefano Pedica dell’IdV, la sig.ra Lorenzin del PdL e Antonio Misiani, tesoriere del P.D. .


Il conduttore Gianluigi Paragone ha riferito di aver invitato ancora una volta il mega direttore di Equitalia, Attilio Befera (il cui compenso annuo, aggiungo io, è di 450.000 euro) o di qualcuno del suo staff.                 Tuttavia non solo non hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla trasmissione (forse il pubblico che fa domande, potrebbe irritarli…), ma addirittura secondo Paragone avrebbero risposto con tale maleducazione ed arroganza, che il conduttore ha dovuto evidenziare che l’esempio dato da chi, pagato dai cittadini, rappresenta lo Stato è stato dei peggiori.

Pedica a proposito di Equitalia ha detto di aver presentato un esposto in Procura, poiché un avvocato che in passato aveva lavorato ad Equitalia, sembra avesse subito delle pressioni da parte di alcuni dirigenti della medesima, per farlo soprassedere sul fatto che “Equitalia si fosse spinta un po’ troppo al di là delle righe nella riscossione dei crediti”. La critica rivolta da Pedica ad Equitalia consiste nel fatto che la stessa pone tutti quanti sullo stesso piano: il piccolo, il grande evasore e quello che non ce la fa a pagare l’IMU sulla casa e che quindi gli viene pignorata.

 Equitalia, secondo Pedica, non va a colpire direttamente l’evasore, ma il bravo cittadino che in questo momento si trova in difficoltà. Sono pienamente d’accordo con il parlamentare IdV, quando afferma che questo sistema di riscossione dei crediti è sbagliato e va cambiato! Poi si è discusso del decreto salva-banche che presto verrà votato in Parlamento e sul quale l’IdV GIUSTAMENTE si sta preparando a fare le barricate. Alessandro Profumo quando è stato A.D. di Unicredit percepiva un”misero” stipendio di 4.324.000 euro, oggi è diventato addirittura Presidente del Monte dei Paschi di Siena. E’ salito di grado perché è “bravo”? Il procuratore di Milano, il dott. Robledo, ha chiesto il rinvio a giudizio del medesimo e di altri 17 manager di Unicredit per una presunta maxi frode fiscale da 245 mln. di euro realizzata attraverso l’operazione finanziaria denominata Brontos. Tale operazione avrebbe permesso a Unicredit di pagare meno tasse.

Se il decreto in Parlamento dovesse passare, Profumo & c. possono dormire sonni tranquilli non solo per il passato, ma anche per il futuro, perché Berlusconi ha fatto proselitismo. Infatti, dopo le leggi “ad personam” (sul falso in bilancio – sentenza SME), ora abbiamo con questo governo addirittura le leggi “ad banchierem” e dal P.D. “stranamente” stavolta non si è levata neppure una critica al decreto!Perché? Il conduttore ieri sera ha chiesto alla Lorenzin (PdL) come avrebbe votato al riguardo. Lei ha risposto per non rispondere, quindi non si è capito quale posizione terrà il giorno della votazione. Mi chiedo, ‘sti politici hanno una coscienza o sono degli “alzamano” telecomandati dal Capo o dal partito?

E cosa ha detto Antonio Misiani del P.D.? Il poverino è proprio buffo. Nel giro di 30 minuti ha recitato,per ben due volte e salmodiando, la solita stucchevole litania che “per fortuna è arrivato Monti a salvare l’Italia che era sull’orlo del baratro”, perché a novembre lo spread era a 500 punti salvo poi aver sentito dire pochi giorni fa dallo stesso “super”- Mario, quando lo spread è arrivato a 400, che non bisogna stare sempre lì a preoccuparsi dello stesso e che non va neanche guardato. E’ vero, non ci avevo pensato, ha ragione “Lui”, c’è spread e spread! Lo spread è come il colesterolo, c’è quello buono e quello cattivo. Quello cattivo era “ovviamente” quello che c’era durante il governo Berlusconi, quello buono è questo, invece!

 Mi chiedo: se l’Italia era sull’orlo del baratro, per salvarla c’era bisogno di questo decreto salva evasione fiscale per i banchieri? Tutto questo succede mentre Equitalia si prende le nostre case, se non possiamo pagare l’IMU! Ma per fortuna che c’è il tesoriere del P.D.,lui sì che è “bravo”! Infatti si è vantato che il P.D. è un partito col bilancio certificato. Sarà…, però il P.D. ha chiuso il bilancio in rosso per 42 mln. di euro. E quei soldi al P.D. chi glieli darà? Una banca? Qualcuno potrebbe dire di sentir puzza, invece c’è proprio…profumo!

Andrea Mantellini Cons. circ.1 Comune di Forlì

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