Diritti Umani, Confeuro: “Dove c’è buona agricoltura, ci sono tutele ed equità”

(ASI) “La Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che si celebra ogni anno il 10 dicembre per ricordare la proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, rappresenta per tutti noi un momento di riflessione profonda e imprescindibile.

È l’occasione per riaffermare con forza che i diritti fondamentali devono appartenere a ogni persona, senza distinzione di razza, sesso, religione o condizione sociale”. Lo afferma Andrea Tiso, Presidente nazionale Confeuro. “Nel settore primario - prosegue - siamo convinti che dove esistono le condizioni per un’agricoltura sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente, lì trovano spazio anche la tutela dei diritti, l’equità, la civiltà. L’agricoltura, quando è ben governata e sostenuta da politiche pubbliche adeguate, diventa un presidio di legalità e un moltiplicatore di benessere per le comunità rurali. Per questo Confeuro si impegna quotidianamente nella difesa dei diritti dei piccoli e medi imprenditori agricoli, dei coltivatori diretti, dei lavoratori e dei braccianti. Una battaglia che passa attraverso il contrasto alle pratiche sleali come il dumping, la lotta alle agromafie, al caporalato e a ogni forma di illegalità che impoverisce i territori e svilisce la dignità delle persone. Tutelare i diritti umani in agricoltura - conclude Tiso - significa anche spronare le istituzioni a far rispettare ogni giorno l’articolo 36 della Costituzione italiana, che garantisce a ogni lavoratore una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro, sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa. È un principio che non può rimanere sulla carta: deve tradursi in condizioni di lavoro giuste, sicure e rispettose della dignità umana. Solo così potremo costruire un sistema agricolo davvero equo e moderno, fondato sui valori della legalità e del rispetto”.

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