Politica: Domenico Esposito (Movimento Qualità Della Vita)  “ci vuole più visione rispetto alla qualità della vita”

(ASI) Napoli -  Nel pieno della campagna elettorale in Campania un monito viene lanciato alla politica in : “Ci vuole più visione rispetto alla qualità della vita”. A lanciare l’appello in maniera bipartisan è Domenico Esposito, presidente dell’Accademia Qualità della Vita. 

“Basta scontri basati sul nulla - prosegue Esposito -  servono soluzioni concrete ai problemi che l’Accademia Italiana Qualità della Vita ha messo in evidenza in tutti questi anni di puntuale ricerca, indicando la strada alla politica nostrana e nazionale affinché si concentri sulle priorità che cittadini e territori ci chiedono da decenni”.  Su questi presupposti Esposito si chiede: “Ma fino ad oggi chi ha davvero colto questo invito alla discussione su reali politiche di sviluppo dei fondamentali settori produttivi e di come ridurre i rischi decennali che affliggono il Paese e in particolare  il Mezzogiorno? La politica deve assolutamente tornare ad essere arte del bene comune, non teatro di conflitti e strategie di consenso”. 

“Fino ad oggi - prosegue l’analisi Esposito -  il centrodestra in Campania ha messo in risalto le contraddizioni del centrosinistra, e ci sta, ma ho l’impressione che il governo nazionale non sia propenso ad aprire un dibattito serio sull’agenda sud,  anche in considerazione del fatto che le risorse indispensabili per questo capitolo di spesa sono stornate altrove. Il problema vero sono le criticità reali che attendono soluzione, ma per fare ciò bisogna abbassare i toni dello scontro e remare tutti dalla stessa parte. In buona sintesi è questo l’appello che rivolgo alla politica partendo da Napoli. Mentre ci si divide nelle piazze e nei talk show, crescono rischi e con essi i veri drammi sociali: disagio mentale, inquinamento ambientale, denatalità, spopolamento dei borghi, scarsa produttività, microcriminalità e perdita del senso di sicurezza, tutti temi che deteriorano la qualità della nostra vita. Per questo negli ultimi anni l’Accademia ha posto il tema della fisiologia di benessere al fine di ridurre il rischio di aumento dei disturbi dell’umore, dell’ansia e delle dipendenze, aggravati da pandemia, crisi economica, guerre e degrado ambientale. Sul fronte territoriale, l’Accademia da anni affronta il tema dello spopolamento dei borghi. Un borgo può rinascere solo se diventa luogo di qualità della vita: connesso, accogliente e produttivo”. 

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