(ASI) Roma - La sicurezza sul lavoro torna al centro dell’agenda pubblica dopo una serie di segnalazioni locali e nazionali che fanno segnare un incremento di incidenti e criticità, legate ai subappalti e ai lavoratori stranieri non italofoni.
Sindacati e osservatori denunciano un quadro in peggioramento che combina fragilità organizzative, carenze di tipo formativo e difficoltà di controllo nei cantieri e nelle filiere logistiche. Le criticità non sono omogenee ma tuttavia sembrano ricorrenti.
L’aumento dei casi segnalati negli ultimi giorni, riguarda in particolare il settore dell’edilizia, dell’agricoltura e della logistica, insieme ad altri settori in cui è presente un elevato numero di manodopera interinale e/o appaltata. Il meccanismo del subappalto rende più difficile garantire formazione omogenea e rispetto dei protocolli di sicurezza, e questo causa maggiori rischi per i lavoratori. A peggiorare la situazione è la questione della lingua: alcune segnalazioni indicano che lavoratori stranieri con scarsa conoscenza dell’italiano ricevono istruzioni insufficienti o poco chiare sui rischi specifici delle mansioni. L’assenza di materiale informativo e formazione in lingua e di altri sistemi efficaci di comunicazione, aumenta enormemente la probabilità di errori operativi. Servono dunque interventi mirati per tradurre le informazioni di sicurezza e introdurre percorsi formativi obbligatori nelle lingue dei maggiori gruppi di lavoratori stranieri.
L’INAIL ha organizzato incontri e giornate tecniche per aggiornare strumenti di prevenzione e per sensibilizzare gli operatori e le imprese. Le autorità sanitarie e ispettive, dal loro canto invece sollecitano l’adozione di protocolli condivisi e di campagne informative multilingue. È ulteriormente necessario aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri e nelle filiere appaltate; introdurre obblighi più stringenti di formazione in lingua; estendere la responsabilità del committente nelle catene di subappalto; predisporre materiali operativi multilingue; incentivare il ricorso a servizi di interpretariato tecnico nei luoghi di lavoro.
Le organizzazioni che si occupano di prevenzione sottolineano che interventi concreti devono essere monitorati con indicatori di risultato per misurare la riduzione degli incidenti.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia


