Sanità, Giuliano (UGL Salute): “Ricorso a medici cubani è soluzione tampone. Investire sui professionisti italiani e dare regole chiare per chi viene dall’estero”


(ASI) "L'arrivo di medici cubani negli ospedali italiani rappresenta una soluzione tampone che non affronta i veri nodi della crisi della sanità pubblica.

Dopo la Calabria – dove alcuni professionisti assunti si sono resi irreperibili non rientrando dalle ferie, mentre altri sono passati al privato o hanno scelto di andare all'estero – anche Molise e Sardegna hanno deciso di ricorrere a questa strada, che appare più come un intervento d'emergenza che come una risposta strutturale ai bisogni del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora una volta – dichiara in una nota Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale UGL Salute – si sceglie la scorciatoia più rapida, piuttosto che valorizzare e trattenere i nostri professionisti sanitari, formati e altamente qualificati."

"Non è accettabile – prosegue Giuliano – che in un Paese come l'Italia non si investa seriamente sul personale interno, preferendo ricorrere a soluzioni estemporanee. Servono contratti stabili, retribuzioni adeguate, migliori condizioni di lavoro e incentivi concreti, così da fermare la fuga all'estero e verso il privato di medici e infermieri italiani."

"Al tempo stesso – aggiunge – riteniamo fondamentale che si giunga a un accordo Stato–Regioni che disciplini con chiarezza i requisiti del personale sanitario proveniente dall'estero. È una misura necessaria per garantire la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza, che rappresentano il cuore della sanità pubblica."

"L'UGL Salute – conclude Giuliano – ribadisce con forza la necessità di una strategia nazionale di assunzioni e valorizzazione del nostro capitale umano. Importare medici dall'estero non è la soluzione: occorre dare dignità, tutele e prospettive ai nostri professionisti, senza i quali non è possibile garantire un vero futuro al SSN."

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